Un sistema di scatole e contenitori che si possono spostare, aggiungere o togliere per creare nuove configurazioni. E una serie di prismi modulari, ripetuti all'interno dei cassetti e in verticale a parete. È questa in estrema sintesi la cucina del futuro secondo bulthaup: "Inderaumwachsen", letteralmente crescere dentro lo spazio, è la parola d'ordine del nuovo concept, che consente di adattare lo spazio cucina alle esigenze di chi la usa.
Com'è stata concepita la "cucina del futuro"?
Abbiamo progettato questa cucina in circa dieci persone provenienti da diversi dipartimenti dell'azienda. Schultes è la star del progetto, da oltre 20 anni in Bulthaup, ma il progetto – come sempre nella nostra azienda – è il risultato di un lavoro di squadra.
C'è un aspetto dominante nel progetto?
Tutti i diversi aspetti sono ugualmente importanti. Il prodotto deriva da una filosofia che si basa sulla tradizione del Bauhaus – la forma segue la funzione – in modo molto minimalista. Siamo partiti dalle quattro funzioni di base della cucina: lavare, cuocere, preparare, conservare. E tutto deriva tutto da queste funzioni, che mettono le persone con i loro bisogni a centro del progetto.
La cucina del futuro secondo Bulthaup
Il CEO di bulthaup Marc O. Eckert e il designer Herbert Schultes raccontano la loro nuova cucina: funzionale e flessibile, grazie a un prisma modulare che permette di usare lo spazio orizzontale alla pari di quello verticale.
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- Elena Sommariva
- 23 aprile 2012
- Milano
Qual è il risultato finale?
Lavoriamo a questo concetto dal 2004, ora la cucina è minimale e perfettamente funzionale. A partire dall'attrezzatura dei cassetti, che hanno divisori interni dalla forma modulare a prismi. È una cucina che lascia una grande libertà all'utilizzatore: i bisogni delle persone cambiano, man mano che cambia la loro vita, anche la cucina deve saper crescere e cambiare insieme alle persone che la usano.
Questo sistema può essere adatto anche a spazi molto piccoli?
Sì certo perché è molto capiente e il prisma che guida tutta la struttura della cucina, può organizzare la cucina in tanti modi diversi. Questo sistema l'abbiamo applicato anche alle pareti e all'intera cucina e ogni parte in verticale si può muovere.
Possiamo portare tutto sulle pareti, anche gli elettrodomestici. E questa è ancora una volta una questione di libertà. Ogni giorno è possibile scattare una nuova fotografia della propria cucina.
È una cucina che ti costringe a essere razionale e essenziale.
La cosa essenziale dell'insegnamento di Otl Aicher della Scuola di Ulm è che l'elemento più importante in una cucina è il top che permette di cucinare. Per quanto riguarda gli altri elementi, noi possiamo portarli tutti a parete (anche i piccoli elettrodomestici) e a diverse altezze.
Quali potrebbero essere i materiali principali?
Alluminio, cemento, plastica high-tech… Qui, per esempio, il piano è in calcestruzzo di soli 10 mm di spessore. Non è una questione di materiali, ma di funzionalità e di concept. Questa cucina è pura funzione.
Questa cucina è ancora una "visione", quando la vedremo in produzione?
Prima possibile, stiamo aspettando anche di vedere quali sono le reazioni qui a Milano. Potrebbe essere entro un anno.