Com'è stata concepita la "cucina del futuro"?
Abbiamo progettato questa cucina in circa dieci persone provenienti da diversi dipartimenti dell'azienda. Schultes è la star del progetto, da oltre 20 anni in Bulthaup, ma il progetto – come sempre nella nostra azienda – è il risultato di un lavoro di squadra.
C'è un aspetto dominante nel progetto?
Tutti i diversi aspetti sono ugualmente importanti. Il prodotto deriva da una filosofia che si basa sulla tradizione del Bauhaus – la forma segue la funzione – in modo molto minimalista. Siamo partiti dalle quattro funzioni di base della cucina: lavare, cuocere, preparare, conservare. E tutto deriva tutto da queste funzioni, che mettono le persone con i loro bisogni a centro del progetto.
Lavoriamo a questo concetto dal 2004, ora la cucina è minimale e perfettamente funzionale. A partire dall'attrezzatura dei cassetti, che hanno divisori interni dalla forma modulare a prismi. È una cucina che lascia una grande libertà all'utilizzatore: i bisogni delle persone cambiano, man mano che cambia la loro vita, anche la cucina deve saper crescere e cambiare insieme alle persone che la usano.
Questo sistema può essere adatto anche a spazi molto piccoli?
Sì certo perché è molto capiente e il prisma che guida tutta la struttura della cucina, può organizzare la cucina in tanti modi diversi. Questo sistema l'abbiamo applicato anche alle pareti e all'intera cucina e ogni parte in verticale si può muovere. Possiamo portare tutto sulle pareti, anche gli elettrodomestici. E questa è ancora una volta una questione di libertà. Ogni giorno è possibile scattare una nuova fotografia della propria cucina.
La cosa essenziale dell'insegnamento di Otl Aicher della Scuola di Ulm è che l'elemento più importante in una cucina è il top che permette di cucinare. Per quanto riguarda gli altri elementi, noi possiamo portarli tutti a parete (anche i piccoli elettrodomestici) e a diverse altezze.
Quali potrebbero essere i materiali principali?
Alluminio, cemento, plastica high-tech… Qui, per esempio, il piano è in calcestruzzo di soli 10 mm di spessore. Non è una questione di materiali, ma di funzionalità e di concept. Questa cucina è pura funzione.
Questa cucina è ancora una "visione", quando la vedremo in produzione?
Prima possibile, stiamo aspettando anche di vedere quali sono le reazioni qui a Milano. Potrebbe essere entro un anno.
