Tre giorni intorno al solstizio d’estate per celebrare il design e fare del progetto un’esperienza. A Copenhagen, 3daysofdesign è una fiera diffusa che abbraccia gran parte della città – quest’anno ripartita in otto distretti tematici – e che è riuscita ad accreditarsi tra gli eventi più affermati e ambiti del settore: amato dai visitatori e, soprattutto, dagli espositori sempre più numerosi e internazionali. “Crediamo che un festival di design debba essere più del semplice lancio di prodotti. Il nostro obiettivo è promuovere la condivisione di conoscenze, il networking, il dialogo, il dibattito, idee innovative e illuminazioni personali”, spiega Signe Byrdal Terenziani che 3daysofdesign l’ha fondato 12 anni fa, con il supporto iniziale di quattro aziende partner: Montana, Erik Jørgensen, ora di proprietà di Fredericia Furniture, Anker & Co e Kvadrat. La prima edizione, nel 2013, era in un vecchio capannone del porto.
3daysofdesign 2025, la grande vetrina del design scandinavo: 8 brand che ci hanno colpito
I tre giorni del design della capitale danese offrono un’occasione rilassata d’incontro diretto con aziende e designer: abbiamo selezionato le assolute novità di otto brand scandinavi.
Foto John Patterson
Foto John Patterson
Foto Matteo Bellomo
Foto Matteo Bellomo
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- Elena Sommariva
- 27 giugno 2025

Cresciuto tanto da fare quasi concorrenza ad appuntamenti ben più storici e istituzionali, il “fuorisalone danese” spinge a stringere relazioni, a guardarsi intorno, a godersi il momento, un atteggiamento ribadito dal tema di quest’anno “Keep it real”. 3daysofdesign è in pratica il luogo dove, nel giro di tre giorni, a stampa e addetti ai lavori può capitare di essere accolti dal direttore operativo di un marchio giapponese che prepara loro un autentico tè matcha (Daisuke Hironaka di Stellar Works), coinvolti in un workshop di poesia sulla luce (Nuura), ospitati a cena nella orangerie dei giardini reali (da Fritz Hansen con Michael Anastassiades) e di pranzare a bordo di battello, navigando tra i canali della capitale (con Philipp Materna di Ferm Living). Sono occasioni facili per chiacchierare con i designer e gli imprenditori. Un lusso? Forse sì, ma del resto è il design stesso che sta andando in questa direzione, seppure percorrendo molte strade diverse.
Nonostante i numeri importanti – 45mila visitatori, 600 mostre e 400 brand – 3daysofdesign resta un appuntamento dall’atmosfera rilassata: tutto è a portata di piedi, bici o poche fermate di metro. Per strada, alle presentazioni, al bar Palae (ribattezzato il Bar Basso di Copenhagen per l’elevata concentrazione di italiani) non è insolito incontrare la Ceo e fondatrice dell’evento. Signe Byrdal Terenziani è accogliente ed elegante, indossa vestiti a fantasie floreali che raccontano, meglio di tante parole, la nuova estate scandinava, accelerata dal cambiamento climatico. Se da un lato, 3daysofdesign è un evento inclusivo e a scala umana, resta però ancora in gran parte dedicato agli addetti ai lavori. Come ribadiscono le molte aziende italiane presenti – Carpanese Home, Foscarini, Fenix, Alpi e Molteni&C per citarne alcune – l’audience, ormai globale, è interessata al progetto e al prodotto. Niente distrazioni o commistioni con la moda o l’automotive, niente grandi installazioni e, soprattutto, nessuna coda. Solo un po’ di food e food design, che però, in questo caso, non fanno che rendere più memorabile l’esperienza.
La storica azienda, fondata nel 1872 e ora di proprietà di Skandinavisk Holding A/S, affianca alle classiche riedizioni un’interessante novità di prodotto: la sedia (e il tavolo) After di Michael Anastassiades, alla sua prima collaborazione con il brand danese. “È una lettura molto semplificata della sedia in chiave astratta. La sfida sta nella precisione delle giunzioni, nella stabilità e nel comfort”, spiega il designer. Lo schienale poggia sulle gambe a sezione quadrata, che sorreggono la seduta di legno multistrato modellato con incastri precisi al millimetro, grazie alle tecniche di ebanisteria tradizionale.
Presentata per la prima volta nel 1989, la “panca per due” di Nanna Ditzel è un divanetto scultoreo e dal carattere giocoso, che parla di interazione più che di comodità. È composto da due sedute che si guardano e da un tavolino che fuoriesce. Realizzata con il brand danese A. Petersen, la riedizione aggiunge alla versione originale in bianco e nero tre varianti di colore – rosso, giallo e rosa – che riflettono la passione della designer per le palette di colori audaci. Il disegno è stato realizzato con una serigrafia su un impiallacciato in acero aeronautico da 1,5 mm. Realizzata in acero massello e impiallacciato, la panca è un capolavoro di maestria tecnica e artistica.
Prosegue il rinnovamento del catalogo di Ferm Living, dal 2023 sotto la guida dell’head of brand & design, il designer canadese Philipp Materna. Dopo la collezione Can Lis, ispirata alla leggendaria dimora costruita da Jorn Utzon sull’isola di Maiorca e alla quale quest’anno Ferm ha dedicato un libro, l’azienda ha presentato quattro nuovi prodotti da esterno che completano la collezione Dapple: una poltrona, una chaise longue a due posti e tavolini bassi in due varianti.
Modernismo in compensato di betulla curvato e laccato: la poltrona Series 270 F sviluppata originariamente nel 1965-1966 da Verner Panton, ha un design leggero ma strutturato che reinterpreta il rapporto tra forma e funzionalità. Concepita come un sistema modulare è composta da tre sezioni da combinare per creare diverse configurazioni, tra cui sedie, poltrone, tavoli e sgabelli. Il redesign è stato curato dall’azienda in stretta collaborazione con lo studio Verner Panton Design AG.
Questa serie di arredi pubblici da esterno giocosi e inclusivi esce dalle categorie consuete: panca, parco giochi, fioriera? Sviluppata in collaborazione con l’architetto paesaggista Nikolai Soyka e il suo studio SALA (schöne aussichten landschaftsarchitektur), Unity è pensata per le scuole, i campus e le piazze urbane. La sua geometria sfaccettata e gli angoli vivi disegnano moduli con diverse funzioni: sedute, fioriere e ibridi offrendo una struttura solida e incoraggiando l’interazione e il movimento al tempo stesso. Ogni unità può essere combinata e ricombinata per formare giardini e paesaggi sociali che si modificano con lo spazio.
Le curve morbide della panca Dream View seguono la linea del corpo, l’inclinazione invita a guardare il cielo, offrendo uno spazio per sognare ad occhi aperti e rilassarsi. La designer Lise Vester, che l’ha concepita per Muuto, crede nel potere del design sensoriale di aumentare il nostro benessere. La sua panca in acciaio inox spazzolato riflette i mutevoli colori del cielo nordico, invitando a momenti più meditativi e incoraggiando nuove prospettive.
La nuova collezione dello storico brand finlandese, Solare, comprende una serie di bicchieri di vetro. “I pezzi soffiati a bocca hanno forme fluide e aerodinamiche che ricordano la tecnologia avanzata, ma sono realizzati con le tradizionali tecniche di soffiatura del vetro presso il nostro stabilimento in Finlandia”, dice Harri Koskinen, responsabile dello sviluppo del design. “Il modo in cui il vetro si curva e cattura la luce conferisce a ogni pezzo una precisione futuristica”. Fanno parte della collezione anche le sfere di vetro: fermacarte e oggetti decorativi che creano riflessi di luce.
Il vetro di Murano è al centro della nuova lampada disegnata da Luca Nichetto per Astep, brand fondato da Alessandro Sarfatti e nel 2014 a Copenhagen. Upglas nasce dall’incontro con il processo messo a punto da una start-up che lavora con la stampa 3D a Murano, recuperando i frammenti di scarto di vasi, lampadari, calici da vino, delle fornaci muranesi, polverizzati e mescolati a una speciale resina biodegradabile brevettata. Il risultato è una pasta simile all'argilla. Il processo artigianale conferisce a ogni lampada una cromia e un pattern diversi. La superficie di vetro è liscia e ricorda la pietra levigata, marmorizzata.