La roulotte che Frank Lloyd Wright avrebbe potuto disegnare

Frutto di una collaborazione tra Airstream e la Frank Lloyd Wright Foundation, il travel trailer in edizione limitata si ispira alla casa usoniana, combinandola con il celebre design della azienda americana.

Questa roulotte non è un progetto di Frank Lloyd Wright, ma avrebbe potuto esserlo. Il grande maestro della storia dell’architettura organica ha ispirato questo travel trailer realizzato da Airstream – celebre azienda americana produttrice di camper e roulotte – in collaborazione con la Frank Lloyd Wright Foundation.

Appena presentata e disponibile in soli 200 esemplari numerati, la Frank Lloyd Wright Usonian Limited Edition fonde due icone del design statunitense: da un lato, le curve in alluminio lucidato che dal 1931 definiscono il profilo degli Airstream; dall’altro, l’architettura usoniana di Wright, che perseguiva la funzionalità spaziale, la continuità tra interno ed esterno e l’armonia del costruito con il paesaggio circostante. Sono questi gli elementi con cui Wright intendeva rivoluzionare la casa americana del XX secolo.

Più che di un semplice tributo, che probabilmente sarebbe risultato un goffo tentativo di imitazione, i designer di Airstream hanno lavorato fianco a fianco con gli architetti della FLW Foundation, scovando nei loro archivi anche un disegno del 1939: un prototipo mai realizzato di “mobile kitchen” firmato da Wright. Una sorta di food truck ante litteram, che si è rivelato un punto di partenza per la progettazione degli spazi interni del trailer. Il risultato è una microarchitettura itinerante che parla la lingua di Wright, ma in chiave contemporanea.

Dal punto di vista distributivo, la zona notte è collocata in fondo al trailer – una prima volta per Airstream – con due letti gemelli convertibili in un king-size, mentre una dinette riconfigurabile, posizionata nella parte anteriore, può essere un’area soggiorno, una sala studio con la sua scrivania ripiegabile o una seconda zona notte estraendo il divano. Anche due sedie e uno sgabello possono essere ripiegate e infilate ordinatamente all’interno del mobiletto a muro. 

La luce è la protagonista assoluta di questa soluzione: con 29 aperture, il modello supera del 26% il camper più luminoso finora prodotto da Airstream. Le superfici vetrate sono state progettate per offrire visuali ottimali sia da seduti che in piedi, come nelle case di Wright, ma anche (e soprattutto) per accentuare l’idea di fusione tra interno ed esterno. “Il principio alla base del prodotto stesso, ovviamente, è quello di portare le persone nella natura” afferma Bob Wheeler, presidente e Ceo di Airstream, “Frank Lloyd Wright ideava i suoi progetti in modo che si fondessero con l’ambiente naturale in cui erano inseriti. L’approccio di Wally Byron – fondatore di Airstream – era quello di portare la natura all’interno del travel trailer con molte finestre, mettendo in comunicazione le persone agli spazi naturali anche quando si trovavano all’interno.”
 


La traccia di Wright è visibile anche nei dettagli: la porta d’ingresso riprende il celebre motivo “Gordon Leaf”, disegnato da Eugene Masselink, allievo e collaboratore di Wright; le tonalità di colore per gli elementi interni sono prese in prestito dalla storica palette Martin-Senour ideata dallo stesso architetto nel 1955, evocando immediatamente il paesaggio americano: giallo senape, ocra e l’immancabile rosso, presente in molte delle sue abitazioni più famose, bilanciati da turchesi, blu e verdi più delicati.

A più di sessant’anni dalla sua scomparsa, l’architetto americano che ha dedicato la sua vita alla trasformazione della casa americana, oggi è celebrato anche sulla strada. 

Tutte le foto: Airstream

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