Slow Hand Design

Il nuovo design thailandese arriva al Salone di Milano, grazie all'iniziativa di Eggarat Wongcharit, ricercatore, designer d'avanguardia e imprenditore coraggioso.

Il Sud Est asiatico continua a rafforzare la sua presenza nel mondo del design internazionale. Se il gigante giapponese da tempo ha regalato note eccellenze alla storia del design, da Sori Yanagi a Shiro Kuramata fino ai più contemporanei Tokujin Yoshioka e Naoto Fukasawa e la Cina ha visto negli ultimi anni designer come Xie Dong e Shao Fan conquistare prezzi di vendita da capogiro nel mondo del collezionismo, anche India e Corea del Sud non sono meno attivi. In questo clima di attenzione per l'Asia, un nuovo giocatore è entrato in campo e ambisce a posizionarsi a interlocutore di riferimento per la produzione seriale di alta qualità: la Thailandia, paese conosciuto per il calore della sua gente, le spiagge da sogno e una cultura millenaria ricca di colori, profumi e tradizioni esordisce quest'anno a Milano, in occasione del Salone del Mobile, con una panoramica puntuale e sorprendente sul suo design contemporaneo.

Da sempre considerata principalmente fonte di materia prima di pregio e raffinata artigianalità, la Thailandia, grazie a una politica lungimirante del suo governo – il progetto è realizzato in collaborazione con Dipartimento di Esportazione e Promozione (DEP) – sceglie per il "debutto in società" un progetto curatoriale dal titolo "Slow Hand Design: The Heart Value of Thai Products" accolto negli degli spazi dell'Ex Ansaldo, in Via Tortona 54. La mostra, ricca delle suggestioni e dei colori tipici del paese, intende dimostrare come l'evoluzione del design contemporaneo thailandese abbia profonde radici nel suo passato, fin dal XIX secolo, quando l'area, denominata Suvarnabhumi (leggi Golden Land) per la straordinaria ricchezza delle attività mercantili e il fiorente crogiolo di scambi culturali e religiosi, diventò un punto di riferimento per l'intera Asia.

A cura di Eggarat Wongcharit, ricercatore, designer d'avanguardia e imprenditore coraggioso, "Slow Hand Design" è un accurato inventario di ciò che accade oggi in Thailandia nel mondo della produzione seriale, un vivace caleidoscopio dell'attuale "design thailandese" caratterizzato dagli elementi tipici locali quali cibo, essenze e convivialità e ben riconoscibile in una precisa estetica; "Slow Hand Design" racconta dell'evoluzione di piccole e medie imprese che producono design a livello internazionale e di come la combinazione di tecnologie moderne con l'artigianato di qualità possano aver dato vita a un prodotto dal progetto moderno capace, secondo il curatore "di riflettere il calore e la tradizione del nostro popolo". Essendo il design il prodotto del contesto in cui nasce e si sviluppa, nei pezzi presentati da aziende come Crafactor, Ayodhaya e Yothaka si leggono chiaramente le diverse componenti tipiche del paese nell'utilizzo di materie naturali come la pietra dura, il legno e paglia. In stretta sintonia con la tradizione dell'artigianato locale, il nuovo design thailandese si presenta come sintesi dell'incontro tra la sapiente e millenaria arte locale coniugata agli ingredienti del design contemporaneo.

Il titolo della mostra "Slow Hand Design" restituisce l'idea di come ogni manufatto sia frutto di un approccio olistico nei confronti della vita e delle cose. Il percorso si snoda in quattro sezioni: la prima racconta dell'antica gloria di Suvarnabhumi e della sua evoluzione nell'ambito della cultura, religione e economia. La seconda declina la stessa evoluzione culturale più strettamente legata al design thailandese contemporaneo; la terza sezione spiega come la produzione del design contemporaneo thailandese sia diventata una risorsa interna rispetto all'economia di mercato nazionale; nell'ultima sezione si legge una previsione sul futuro del design thailandese, se ne indagano le potenzialità e gli sviluppi tramite la presentazione dei prodotti premiati nelle diverse edizioni del Premio Demark, il premio più prestigioso del paese dedicato alla ricerca e allo sviluppo.

"Slow Hand Design" è una ricognizione appassionata di un mondo tutto da scoprire che per la prima volta si affaccia come sistema, in modo organico e esemplificativo, sul palcoscenico internazionale del design: il Salone del Mobile di Milano. Maria Cristina Didero

Slow Hand Design è un accurato inventario di ciò che accade oggi in Thailandia nel mondo della produzione seriale, un vivace caleidoscopio dell'attuale design thailandese.