Le pareti della Greenberg Gallery sulla 57ma strada a New York, che nei mesi scorsi hanno ospitato le stampe di Vivian Meier, Bruce Davidson, Edward Burtynsky, accolgono fino al 18 gennaio le immagini in bianco e nero di un’autrice inaspettata: Jessica Lange, attrice protagonista di film leggendari tra cui King Kong, Tootsie e Il postino suona sempre due volte. La mostra, che consiste in foto scattate tra il 2011 e il 2018, rappresenta un tributo all’itinerario che Lange ha percorso innumerevoli volte, fin dall’infanzia. L’autostrada 61 ha origine a nord-est di Minneapolis e si snoda per 1.600 miglia lungo il fiume Mississippi attraverso il midwest americano e il sud, attraversando otto stati fino a New Orleans. “La fotografia è un ottimo contrappunto al cinema”, dice Lange nel presentare l’esibizione, “perché è un’esperienza privata e solitaria. È come scrivere o dipingere; è qualcosa che puoi fare da solo. La recitazione è una forma d’arte codipendente e l'attore non ha controllo. E il cinema informa sicuramente la decisione di fotografare qualcosa. Sono attratta da situazioni intrise di una sensazione drammatica in quanto a illuminazione, sfondo, la presenza di persone, il modo in cui qualcuno sta in piedi”. Nata e cresciuta a Cloquet, nel Minnesota, Jessica Lange ha studiato fotografia all’Università del Minnesota dopo aver vinto una borsa di studio. Lange iniziò a fotografare negli anni ’90, quando il suo compagno per 26 anni, il drammaturgo e attore Sam Shepard, le regalò una Leica. La mostra coincide con la pubblicazione da parte di PowerHouse del suo quarto libro Highway 61, dedicato a Shepard.