Guan Xiao. Memoria e coscienza ai tempi di internet

L’artista di Beijing fonda la propria ricerca formale sulla navigazione via internet, e introduce nuove connessioni visuali alla Kunsthalle Winterthur, Svizzera.

Guan Xiao – Individuality has completely vanished, only traces become memories that linger in the recesses of consciousness, Kunsthalle Winterthur, Settembre 2018

Grazie a decisive premesse storiche e alla sede situata nel cuore del borgo più antico della città, Kunsthalle Winterthur si trasforma in un territorio s sé stante, all’interno del quale incontrare l’arte contemporanea. Fino al 1915, questa sede ha ospitato la collezione del Kunstmuseum Winterthur. Più tardi, nel 1980, è stato ufficialmente stabilito che diventasse una kunsthalle con una programmazione dedicata, attraverso una mostra su Max Bill. Kunsthalle Winterthur inaugura, oggi, all’incirca sei mostre l’anno, includendo artisti internazionali e locali, che hanno la caratteristica di vantare una carriera in ascesa.

Il 2 settembre, una talentuosa artista cinese nata nel 1983, che fonda la propria ricerca formale sulla navigazione via internet, ha portato nuove connessioni visuali negli spazi di Kunsthalle Winterthur, correlazioni molto simili ad un processo di solidificazione e di emersione della coscienza. L’intervento svizzero si Guan Xiao oggi si presenta con un lungo titolo narrativizzante: Individuality has completely vanished, only traces become memories that linger in the recesses of consciousness.
All’interno di due estese stanze del museo, la sua pratica individua come la nostra auto-consapevolezza possa diventare rilevante per la rievocare la materia che ci circonda. La modalità secondo la quale noi promuoviamo inferenze da internet, attraverso processi di correlazione, risulta il metodo preferito dall’artista per esorcizzare immagini che potrebbero diventare ostili e raggiungere la superficie della realtà; un rimedio per sperimentare il loro pericolo, assieme ad alcune delle sue ossessioni più ricorrenti. Questa tipologia di progressione apotropaica non sembra mai affrettare uno stato di completezza finale, ma al contrario, si presenta come un inizio di sintesi ritmica tra luci, colori e suoni.

Guan Xiao – Individuality has completely vanished, only traces become memories that linger in the recesses of consciousness
Guan Xiao, vista della mostra installata nelle sale della Kunsthalle Winterthur, settembre 2018

Muovendosi tra le due stanze allestite, i visitatori rimangono abbacinati da flash disorientanti; un inquietante effetto teatrale in perfetta sintonia con il concetto di disordine della percezione indotto tecnologicamente. Le video proiezioni Weather Forecast (2016) e Dengue, Dengue, Dengue (2017) mostrano immagini di nature tropicali, animali e persone nella frenesia dell’odio, del dolore o della gioia spesso accompagnate da testi scientifici e informazioni tecniche.
Il ricorso di Xiao ad una metafora obiettiva a-scientifica le permette di non celebrare e di non criticare la tecnologia. Il suo lavoro viene percepito più come una sezione incrociata, un crocevia di crocevia, all’interno del quale frammenti e particelle di ogni dato numero nelle nuvole allucinate di suoni, parole e immagini, ricomposte in nuove forme. In ognuna di queste due stanze della kunsthalle, l’artista cinese posiziona strategicamente la video-proiezione a tre canali, mostrando come l’installazione scultorea che la accompagna possa riflettersi e replicarsi attraverso gli spazi espositivi.

I testi pronunciati, oppure visualizzati come sottotitoli, simultaneamente si spostano dall’emergere come atti di saggezza e di banalità, pur rimanendo nella stessa interfaccia; mentre il significato diventa allusivo, ricolmo di tempi sospesi e infine, volutamente vuoto. In questa dimensione le interferenze tra media rappresentano tanto una promessa di libertà quanto, all’opposto, il più grande ostacolo alla libertà in sé. Tracciando uno spostamento dal suo mondo esterno a quello interiore. Un territorio dove l’artista prova a far scoprire ai visitatori esperienze sensoriali, completamente diffuse, distribuite su diversi livelli. Un recesso della coscienza dove le sculture determinano un centro, per costruire un collegamento tra la possibilità di uno sfondo e l’emersione di soggetti, espressione costante della vitalità di creature in movimento.

Titolo mostra:
Guan Xiao – Individuality has completely vanished, only traces become memories that linger in the recesses of consciousness
Sede:
Kunsthalle Winterthur
Indirizzo:
Marktgasse 25, CH 8400 Winterthur

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