Dove finisce la realtà e incomincia la finzione, nell'arte e nella vita? Ideale seguito di Post Human che nel 1992 esplorava i nuovi modelli della condizione umana in vista del secolo nuovo, la mostra al Castello di Rivoli curata da Jeffrey Deitch presenta la recente generazione di artisti impegnata a creare nuovi modelli di realtà contemporanea che abitano il regno della realtà e quello della finzione.

Il titolo richiama il famoso motto di Mies Van Der Rohe e degli architetti razionalisti secondo cui la forma artistica deve adeguarsi alla funzione, e l'opera si qualifica in base alla sua utilità. L'arte di oggi si confronta con le strutture narrative dello spettacolo (cinema, televisione, fotografia, ma anche la pittura e la scultura figurative tradizionali), un confronto che spinge a volte l'artista a creare nuovi racconti, trame, personaggi fittizi; altre volte, l'opera offre solamente gli spunti di una narrazione possibile, che il visitatore svilupperà a suo piacimento.

In ogni caso, la finzione serve agli artisti per darci una rappresentazione critica della realtà che tutti noi viviamo, colta nei suoi aspetti più straordinari e bizzarri quanto in quelli più dimessi e consuetudinari. Gli artisti invitati, tutti emersi a partire dagli anni Novanta, conducono il pubblico in una dimensione a cavallo tra il mondo reale e gli infiniti mondi immaginari.

Al Castello di Rivoli (To), fino al 27 gennaio 2002.
https://www.castellodirivoli.org