19 case firmate da grandi architetti dove puoi dormire

Dall’unità abitativa a La Cité Radieuse, alla lussereggiante residenza personale di Jorn Utzon, ecco una selezione dei migliori capolavori architettonici da affittare anche solo per un weekend.

Walter Gropius, Bauhaus Building, Dessau, Germania, 1925 Identificato con l'andare degli anni come uno stile, il Bauhaus è stato in realtà una scuola, attiva in Germania tra il 1919 e il 1933. Originariamente stabilita a Weimar, si sposta poi a Dessau a causa di pressioni politiche, dove Gropius progetterà poi la celebre sede della scuola. Qui, è possibile pernottare in monolocali, ricreati su replica delle abitazioni per gli studenti. Tutto, dalla planimetria e i materiali, è stato riportato al suo stato originale. Alcune stanze evocano i loro antichi abitanti in virtù del design dei mobili: alcune stanze selezionate sono attualmente dedicate ai Bauhauslers Alfred e Gertrud Arndt, Josef e Anni Albers e Franz Ehrlich.

Foto © Stefano Barattini

Walter Gropius, Bauhaus Building, Dessau, Germania, 1925

Courtesy Bauhaus Dessau

Hans Scharoun, Haus Schminke, Lobau, Germania, 1930-1933 Insieme a Villa Savoye e Fallingwater, questa villa è considerata tra le espressioni maggiori dei dettami del movimento moderno.  Costruita nell’arco di tre anni a partire da una struttura in acciaio ricoperta di vetro e cemento, si staglia con una forma rettangolare allungata che ricorda una nave, impressione rafforzata da dettagli architettonici come le terrazze curve, la scala esterna e le finestre a oblò.

Courtesy Stiftung Haus Schminke. Foto © Ralf Ganter

Hans Scharoun, Haus Schminke, Lobau, Germania, 1930-1933

Courtesy Stiftung Haus Schminke. Foto © Ralf Ganter

Le Corbusier, La Cité Radieuse, Marsiglia, Francia, 1947-1952 Tra i più celebri edifici di Le Corbusier, è il primo di cinque complessi abitativi simili, realizzati in Francia e Germania tra il 1952 e il 1965. Il progetto dell’edificio di Marsiglia fu commissionato direttamente dal governo francese poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale; l’obiettivo era di definire un modello per una nuova generazione di  case popolari da realizzare in tutta la Francia. Per venire a capo degli stringenti requisiti tecnici e finanziari del progetto, Le Corbusier concepì un singolo grande edificio capace di accogliere fino a 1.600 abitanti. Qui una parte dell’imponente edificio è ora occupata da Hotel Le Corbusier, dove nulla è stato modificato della struttura originaria.

Le Corbusier, La Cité Radieuse, Marsiglia, Francia, 1947-1952

Courtesy Hotel Le Corbusier

Ricardo Bofill, La Muralla Roja, Calpe, Spagna, 1968 Nel complesso di appartamenti postmoderni a Manzanera firmato da Ricardo Bofill, scomparso questo gennaio, è possibile trovare in affitto diversi appartamenti.  La sua dirompenza, le sue scale magrittiane, i colori che virano dal rosa al rosso, fino all’azzurro del cielo e del mare, l’hanno resa un’icona senza età.

In Ricardo Bofill, Gestalten, 2019

Ricardo Bofill, La Muralla Roja, Calpe, Spagna, 1968

Courtesy Muralla Roja Apartment

Jorn Utzon, Can Lis, Mallorca, Spagna, 1971 Dopo aver lasciato l’Australia nel 1966, Utzon decise di costruire un rifugio dove poter passare del tempo con la sua famiglia, e a Maiorca trovò il luogo ideale. Tuttavia, con il passare del tempo Can Lis divenne un luogo di pellegrinaggio per gli architetti. Can Lis si trova in alto su una scogliera, venti metri sopra il Mar Mediterraneo. La casa si configura come una serie di padiglioni che cercano il miglior orientamento. Dal sentiero che costeggia la costa, la casa è nascosta dietro un muro frastagliato, e solo una sala e una panchina di mattoni segnano l'ingresso.

Courtesy Utzon Foundation. Foto © Torben Eskerod

Jorn Utzon, Can Lis, Mallorca, Spagna, 1971

Courtesy Utzon Foundation. Foto © Torben Eskerod

John Pawson e Claudio Silvestrin, Villa Santanyi, Mallorca, Spagna, 2016 Villa Santanyi è stata costruita per due mercanti d’arte tedeschi nel 1987. L’illuminazione e i dettagli di design derivano principalmente dall’uso ingegnoso di finestre, fessure nei muri e linee rette che allungano la prospettiva. Costruito intorno a un cortile centrale, ogni spazio nella casa per le vacanze con quattro camere da letto è illuminato attraverso spazi drammatici nei soffitti e nelle pareti, che si tratti della cucina con la sua scheggia di vetro dal pavimento al cielo o la camera da letto principale e la sua scala di lucernari.

Foto © Patricia Parinejad

John Pawson e Claudio Silvestrin, Villa Santanyi, Mallorca, Spagna, 2016

Foto © Patricia Parinejad

Pietro Lingeri, Villa Leoni, Como, Italia, 1941-1944 Villa Leoni, in posizione dominante con vista dell’Isola Comacina, venne progettata nel 1938 per la famiglia Leoni Malacrida, titolari di una fabbrica dolciaria sulla riva occidentale del lago di Como.
L'orientamento a sud-est determina la disposizione dei locali: il soggiorno al piano terra e le camere al piano primo affacciano a sud verso il lago con ampie vetrate, mentre i locali di servizio sono distribuiti sul lato verso la montagna. La villa, classificata come monumento storico dai Beni Culturali, è dettagliata inoltre dalla caratteristica scelta cromatica: la facciata principale è finita a stucco color guscio d’uovo; i serramenti di abete sono color verde oliva; le travi del patio rosa salmone; gli interni sono tinteggiati di azzurro, verde e rosa chiaro.

Courtesy Villa Leoni

Pietro Lingeri, Villa Leoni, Como, Italia, 1941-1944

Courtesy Villa Leoni

Piet Blom, Cube house, Rotterdam, Olanda, 1972 Con un totale di 38 case e e due cubi più grandi, il complesso abitativo disegnato dall’architetto olandese formano un baldacchino distinto di forme geometriche. Le pareti di ogni cubo sono inclinate di 54,7 gradi, creando un effetto visivo surreale sia dall’esterno ma anche internamente. L’architettura crea inoltre un ponte pedonale che si snoda su una delle strade più trafficate del centro di Rotterdam.  Nel 2009 uno studio di architettura ha riadattato uno dei cubi più grandi, trasformandolo in un ostello per vedere che effetto fa vivere in una casa cubica.

Courtesy airbnb

Piet Blom, Cube house, Rotterdam, Olanda, 1972

Courtesy airbnb

Peter Zumthor, Cottages, Vals, Svizzera, 2009 Zumthor ha costruito nel 2009 due case di legno a Vals per sé e sua moglie, chiamate Oberhus e Unterhus. Entrambe le case a tre piani hanno un design vernacolare simile, con tetti a capanna e grandi finestre a balcone, ma è l’Unterhus che Peter e Annalisa Zumthor hanno reso disponibile per l’affitto nel 2013. Peter Zumthor ha anche progettato una terza casa, chiamata Türmlihus, anch’essa disponibile per essere affittata.

Courtesy Zumthor Vacation Homes

Peter Zumthor, Cottages, Vals, Svizzera, 2009

Courtesy Zumthor Vacation Homes

Adolf Loos, Villa Winternitz, Praga, Repubblica Ceca, 1932 La Villa Winternitz è l’ultimo edificio di Adolf Loos ad essere completato durante la sua vita.  In un tempo record di un solo anno, lo spaziosoe edificio ha tutti i caratteri del ramplan loosiano, ossia il “progetto di spazio”, che descrive i macro-principi compositivi su cui si sviluppano connessioni di volumi e piani di dimensioni difformi e secondo il quale il tema abitativo si muove su due coordinate ben distinte. La villa ha aperto al pubblico nel 2017.

Courtesy Villa Winternitz

Adolf Loos, Villa Winternitz, Praga, Repubblica Ceca, 1932

Courtesy Villa Winternitz

James Turrell, House of Light, Tokomachi, Giappone, 2000 Nel 2000, la galleria Art Front Gallery di Tokyo ha curato la Triennale d'arte di Echigo-Tsumari, pensata per collegare arte e natura. Distribuito su 187.800 acri di comunità, l’Echigo-Tsumari Art Site, è diventata tra le istallazioni d’arte più ambiziosa del Giappone. Una delle prime e più impressionanti opere realizzate per l’evento fu la House of Light di James Turrell, concepita come una casa di meditazione.  L’idea dell'artista era di incorporare i suoi media e le sue luci con l'uso tradizionale della luce nelle case giapponesi.

Courtesy House of Light. Foto © Azai

James Turrell, House of Light, Tokomachi, Giappone, 2000

Courtesy House of Light. Foto © Gentaro Ishizuka

Go Hasegawa, Yoshino Cedar House, Yoshino-gun, Giappone, 2016 La casa è nata da una collaborazione tra il co-fondatore di Airbnb Joe Gebbia, l’architetto giapponese Go Hasegawa e i residenti di Yoshino. La struttura è un’architettura ibrida tra alloggio e spazio comunitario, progettata per essere un’esperienza condivisa sia per gli ospiti sia per i residenti locali. I visitatori possono prenotare la casa direttamente su Airbnb, nella struttura o presso e uno dei tanti host locali.

Courtesy airbnb

Go Hasegawa, Yoshino Cedar House, Yoshino-gun, Giappone, 2016

Courtesy airbnb

Shigeru Ban, Villa Vista, Weligama Bay, Sri Lanka, 2010 La villa fa parte di un piano di ricostruzione post-tsunami gestito direttamente da Van in quegli anni. Posizionato su una collina, il progetto è strutturato e situato per catturare una serie di viste sull’oceano, sulla giungla e sulla scogliera. Utilizzando materiali locali come teak, pannelli di cemento e foglie di cocco, la struttura presenta una serie di pareti penetrabili composte da doghe aperte e persiane regolabili. La luce naturale filtra attraverso la facciata permeabile disperdendo modelli intricati sui pavimenti in cemento bianco.

Courtesy airbnb

Shigeru Ban, Villa Vista, Weligama Bay, Sri Lanka, 2010

Courtesy airbnb

Philip Johnson, Wolfhouse, Newburgh, New York, 1949 Questa casa di Philip Johnson ha molto in comune con la Glass House: pareti di vetro, piante aperte e interni semplici e puliti. La casa è stata specificamente progettata in modo che i residenti possano guardare il sorgere del sole attraverso il fiume Hudson dalla camera da letto e dal soggiorno.

Courtesy Wolfhouse

Philip Johnson, Wolfhouse, Newburgh, New York, 1949

Courtesy Wolfhouse

Steven Holl, Ex of In House, Rhinebeck, New York, 2014 A circa due ore a nord di New York, la villa privata progettata nel 2016 da Steven Holl è una scultura organica, la quale esplora un linguaggio spaziale che vuole legare l’energia degli spazi interni all’ecologia del luogo. La geometria della casa – interamente alimentata a energia solare – è formata dall’intersezione di trapezoidi e sfere. Gli spazi interni generati hanno una grande intensità volumetrica interna. Esemplare è lo spazio d’ingresso: i visitatori sono accolti da una sfera di legno intagliato la cui forma caratterizza anche la facciata.

Courtesy Steven Holl Architects

Steven Holl, Ex of In House, Rhinebeck, New York, 2014

Courtesy Steven Holl Architects

Frank Lloyd Wright, Eppstein House, Galesburg, Michigan, 1959 Frank Lloyd Wright ha progettato la Eppstein House per Samuel e Dorothy Eppstein, e l’edificio di Galesburg è stato sottoposto a una vasta ristrutturazione nell'ultimo anno per salvarlo da più di un decennio di abbandono. La casa fu originariamente progettata come parte di una comunità usoniana prevista per contenere ventuno case, anche se solo quattro finirono per essere costruite.

Courtesy airbnb

Frank Lloyd Wright, Eppstein House, Galesburg, Michigan, 1959

Courtesy airbnb

Oscar Niemeyer, Copan Building, San Paolo, Brasile, 1966 A San Paolo l’architetto brasiliano disegnò una torre residenziale di trentotto piani, per un totale di centosessanta appartamenti, sviluppati secondo i dettami razionalisti ma collocati alle spalle di sinuose facciate in vetro e acciaio. Per quanto realizzato parzialmente, tra enormi difficoltà e con significative trasformazioni, il Copan costituisce tuttora una delle presenze più straordinarie della metropoli.

Foto © Nelson Kon

Oscar Niemeyer, Copan Building, San Paolo, Brasile, 1966

Courtesy airbnb

Con l’arrivo della primavera e la progressiva caduta delle restrizioni dovute alla pandemia, il grande del turismo internazionale è in ripresa. Ma perché non affittare come alloggio vacanziero un’icona architettonica? Da appartamenti in icone moderniste – come La Cité Radieuse di Le Corbusier e il Copan Building di Oscar Niemeyer – fino alle più lussuose sistemazioni, queste case sono state in molti casi ristrutturate per essere riportate alla gloria originaria, permettendo agli ospiti di dormire all’interno di edifici che la maggior parte di noi può solo ammirare da lontano. In altri casi, invece, sono state addirittura pensate ad hoc per essere affittate per brevi periodi, come testimonia la singolare collaborazione tra l’architetto giapponese Go Hasegawa e la compagnia Airbnb.

Ricardo Bofill, La Muralla Roja, Calpe, Spagna, 1968

Ecco 19 dei migliori capolavori architettonici da affittare per la tua prossima vacanza. Mentre alcuni soggiorni sono più lussuosi di altri, tutti offrono una vera finestra sulla visione di domesticità e vita quotidiana di questi famosi artisti e architetti.

Walter Gropius, Bauhaus Building, Dessau, Germania, 1925 Foto © Stefano Barattini

Identificato con l'andare degli anni come uno stile, il Bauhaus è stato in realtà una scuola, attiva in Germania tra il 1919 e il 1933. Originariamente stabilita a Weimar, si sposta poi a Dessau a causa di pressioni politiche, dove Gropius progetterà poi la celebre sede della scuola. Qui, è possibile pernottare in monolocali, ricreati su replica delle abitazioni per gli studenti. Tutto, dalla planimetria e i materiali, è stato riportato al suo stato originale. Alcune stanze evocano i loro antichi abitanti in virtù del design dei mobili: alcune stanze selezionate sono attualmente dedicate ai Bauhauslers Alfred e Gertrud Arndt, Josef e Anni Albers e Franz Ehrlich.

Walter Gropius, Bauhaus Building, Dessau, Germania, 1925 Courtesy Bauhaus Dessau

Hans Scharoun, Haus Schminke, Lobau, Germania, 1930-1933 Courtesy Stiftung Haus Schminke. Foto © Ralf Ganter

Insieme a Villa Savoye e Fallingwater, questa villa è considerata tra le espressioni maggiori dei dettami del movimento moderno.  Costruita nell’arco di tre anni a partire da una struttura in acciaio ricoperta di vetro e cemento, si staglia con una forma rettangolare allungata che ricorda una nave, impressione rafforzata da dettagli architettonici come le terrazze curve, la scala esterna e le finestre a oblò.

Hans Scharoun, Haus Schminke, Lobau, Germania, 1930-1933 Courtesy Stiftung Haus Schminke. Foto © Ralf Ganter

Le Corbusier, La Cité Radieuse, Marsiglia, Francia, 1947-1952

Tra i più celebri edifici di Le Corbusier, è il primo di cinque complessi abitativi simili, realizzati in Francia e Germania tra il 1952 e il 1965. Il progetto dell’edificio di Marsiglia fu commissionato direttamente dal governo francese poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale; l’obiettivo era di definire un modello per una nuova generazione di  case popolari da realizzare in tutta la Francia. Per venire a capo degli stringenti requisiti tecnici e finanziari del progetto, Le Corbusier concepì un singolo grande edificio capace di accogliere fino a 1.600 abitanti. Qui una parte dell’imponente edificio è ora occupata da Hotel Le Corbusier, dove nulla è stato modificato della struttura originaria.

Le Corbusier, La Cité Radieuse, Marsiglia, Francia, 1947-1952 Courtesy Hotel Le Corbusier

Ricardo Bofill, La Muralla Roja, Calpe, Spagna, 1968 In Ricardo Bofill, Gestalten, 2019

Nel complesso di appartamenti postmoderni a Manzanera firmato da Ricardo Bofill, scomparso questo gennaio, è possibile trovare in affitto diversi appartamenti.  La sua dirompenza, le sue scale magrittiane, i colori che virano dal rosa al rosso, fino all’azzurro del cielo e del mare, l’hanno resa un’icona senza età.

Ricardo Bofill, La Muralla Roja, Calpe, Spagna, 1968 Courtesy Muralla Roja Apartment

Jorn Utzon, Can Lis, Mallorca, Spagna, 1971 Courtesy Utzon Foundation. Foto © Torben Eskerod

Dopo aver lasciato l’Australia nel 1966, Utzon decise di costruire un rifugio dove poter passare del tempo con la sua famiglia, e a Maiorca trovò il luogo ideale. Tuttavia, con il passare del tempo Can Lis divenne un luogo di pellegrinaggio per gli architetti. Can Lis si trova in alto su una scogliera, venti metri sopra il Mar Mediterraneo. La casa si configura come una serie di padiglioni che cercano il miglior orientamento. Dal sentiero che costeggia la costa, la casa è nascosta dietro un muro frastagliato, e solo una sala e una panchina di mattoni segnano l'ingresso.

Jorn Utzon, Can Lis, Mallorca, Spagna, 1971 Courtesy Utzon Foundation. Foto © Torben Eskerod

John Pawson e Claudio Silvestrin, Villa Santanyi, Mallorca, Spagna, 2016 Foto © Patricia Parinejad

Villa Santanyi è stata costruita per due mercanti d’arte tedeschi nel 1987. L’illuminazione e i dettagli di design derivano principalmente dall’uso ingegnoso di finestre, fessure nei muri e linee rette che allungano la prospettiva. Costruito intorno a un cortile centrale, ogni spazio nella casa per le vacanze con quattro camere da letto è illuminato attraverso spazi drammatici nei soffitti e nelle pareti, che si tratti della cucina con la sua scheggia di vetro dal pavimento al cielo o la camera da letto principale e la sua scala di lucernari.

John Pawson e Claudio Silvestrin, Villa Santanyi, Mallorca, Spagna, 2016 Foto © Patricia Parinejad

Pietro Lingeri, Villa Leoni, Como, Italia, 1941-1944 Courtesy Villa Leoni

Villa Leoni, in posizione dominante con vista dell’Isola Comacina, venne progettata nel 1938 per la famiglia Leoni Malacrida, titolari di una fabbrica dolciaria sulla riva occidentale del lago di Como.
L'orientamento a sud-est determina la disposizione dei locali: il soggiorno al piano terra e le camere al piano primo affacciano a sud verso il lago con ampie vetrate, mentre i locali di servizio sono distribuiti sul lato verso la montagna. La villa, classificata come monumento storico dai Beni Culturali, è dettagliata inoltre dalla caratteristica scelta cromatica: la facciata principale è finita a stucco color guscio d’uovo; i serramenti di abete sono color verde oliva; le travi del patio rosa salmone; gli interni sono tinteggiati di azzurro, verde e rosa chiaro.

Pietro Lingeri, Villa Leoni, Como, Italia, 1941-1944 Courtesy Villa Leoni

Piet Blom, Cube house, Rotterdam, Olanda, 1972 Courtesy airbnb

Con un totale di 38 case e e due cubi più grandi, il complesso abitativo disegnato dall’architetto olandese formano un baldacchino distinto di forme geometriche. Le pareti di ogni cubo sono inclinate di 54,7 gradi, creando un effetto visivo surreale sia dall’esterno ma anche internamente. L’architettura crea inoltre un ponte pedonale che si snoda su una delle strade più trafficate del centro di Rotterdam.  Nel 2009 uno studio di architettura ha riadattato uno dei cubi più grandi, trasformandolo in un ostello per vedere che effetto fa vivere in una casa cubica.

Piet Blom, Cube house, Rotterdam, Olanda, 1972 Courtesy airbnb

Peter Zumthor, Cottages, Vals, Svizzera, 2009 Courtesy Zumthor Vacation Homes

Zumthor ha costruito nel 2009 due case di legno a Vals per sé e sua moglie, chiamate Oberhus e Unterhus. Entrambe le case a tre piani hanno un design vernacolare simile, con tetti a capanna e grandi finestre a balcone, ma è l’Unterhus che Peter e Annalisa Zumthor hanno reso disponibile per l’affitto nel 2013. Peter Zumthor ha anche progettato una terza casa, chiamata Türmlihus, anch’essa disponibile per essere affittata.

Peter Zumthor, Cottages, Vals, Svizzera, 2009 Courtesy Zumthor Vacation Homes

Adolf Loos, Villa Winternitz, Praga, Repubblica Ceca, 1932 Courtesy Villa Winternitz

La Villa Winternitz è l’ultimo edificio di Adolf Loos ad essere completato durante la sua vita.  In un tempo record di un solo anno, lo spaziosoe edificio ha tutti i caratteri del ramplan loosiano, ossia il “progetto di spazio”, che descrive i macro-principi compositivi su cui si sviluppano connessioni di volumi e piani di dimensioni difformi e secondo il quale il tema abitativo si muove su due coordinate ben distinte. La villa ha aperto al pubblico nel 2017.

Adolf Loos, Villa Winternitz, Praga, Repubblica Ceca, 1932 Courtesy Villa Winternitz

James Turrell, House of Light, Tokomachi, Giappone, 2000 Courtesy House of Light. Foto © Azai

Nel 2000, la galleria Art Front Gallery di Tokyo ha curato la Triennale d'arte di Echigo-Tsumari, pensata per collegare arte e natura. Distribuito su 187.800 acri di comunità, l’Echigo-Tsumari Art Site, è diventata tra le istallazioni d’arte più ambiziosa del Giappone. Una delle prime e più impressionanti opere realizzate per l’evento fu la House of Light di James Turrell, concepita come una casa di meditazione.  L’idea dell'artista era di incorporare i suoi media e le sue luci con l'uso tradizionale della luce nelle case giapponesi.

James Turrell, House of Light, Tokomachi, Giappone, 2000 Courtesy House of Light. Foto © Gentaro Ishizuka

Go Hasegawa, Yoshino Cedar House, Yoshino-gun, Giappone, 2016 Courtesy airbnb

La casa è nata da una collaborazione tra il co-fondatore di Airbnb Joe Gebbia, l’architetto giapponese Go Hasegawa e i residenti di Yoshino. La struttura è un’architettura ibrida tra alloggio e spazio comunitario, progettata per essere un’esperienza condivisa sia per gli ospiti sia per i residenti locali. I visitatori possono prenotare la casa direttamente su Airbnb, nella struttura o presso e uno dei tanti host locali.

Go Hasegawa, Yoshino Cedar House, Yoshino-gun, Giappone, 2016 Courtesy airbnb

Shigeru Ban, Villa Vista, Weligama Bay, Sri Lanka, 2010 Courtesy airbnb

La villa fa parte di un piano di ricostruzione post-tsunami gestito direttamente da Van in quegli anni. Posizionato su una collina, il progetto è strutturato e situato per catturare una serie di viste sull’oceano, sulla giungla e sulla scogliera. Utilizzando materiali locali come teak, pannelli di cemento e foglie di cocco, la struttura presenta una serie di pareti penetrabili composte da doghe aperte e persiane regolabili. La luce naturale filtra attraverso la facciata permeabile disperdendo modelli intricati sui pavimenti in cemento bianco.

Shigeru Ban, Villa Vista, Weligama Bay, Sri Lanka, 2010 Courtesy airbnb

Philip Johnson, Wolfhouse, Newburgh, New York, 1949 Courtesy Wolfhouse

Questa casa di Philip Johnson ha molto in comune con la Glass House: pareti di vetro, piante aperte e interni semplici e puliti. La casa è stata specificamente progettata in modo che i residenti possano guardare il sorgere del sole attraverso il fiume Hudson dalla camera da letto e dal soggiorno.

Philip Johnson, Wolfhouse, Newburgh, New York, 1949 Courtesy Wolfhouse

Steven Holl, Ex of In House, Rhinebeck, New York, 2014 Courtesy Steven Holl Architects

A circa due ore a nord di New York, la villa privata progettata nel 2016 da Steven Holl è una scultura organica, la quale esplora un linguaggio spaziale che vuole legare l’energia degli spazi interni all’ecologia del luogo. La geometria della casa – interamente alimentata a energia solare – è formata dall’intersezione di trapezoidi e sfere. Gli spazi interni generati hanno una grande intensità volumetrica interna. Esemplare è lo spazio d’ingresso: i visitatori sono accolti da una sfera di legno intagliato la cui forma caratterizza anche la facciata.

Steven Holl, Ex of In House, Rhinebeck, New York, 2014 Courtesy Steven Holl Architects

Frank Lloyd Wright, Eppstein House, Galesburg, Michigan, 1959 Courtesy airbnb

Frank Lloyd Wright ha progettato la Eppstein House per Samuel e Dorothy Eppstein, e l’edificio di Galesburg è stato sottoposto a una vasta ristrutturazione nell'ultimo anno per salvarlo da più di un decennio di abbandono. La casa fu originariamente progettata come parte di una comunità usoniana prevista per contenere ventuno case, anche se solo quattro finirono per essere costruite.

Frank Lloyd Wright, Eppstein House, Galesburg, Michigan, 1959 Courtesy airbnb

Oscar Niemeyer, Copan Building, San Paolo, Brasile, 1966 Foto © Nelson Kon

A San Paolo l’architetto brasiliano disegnò una torre residenziale di trentotto piani, per un totale di centosessanta appartamenti, sviluppati secondo i dettami razionalisti ma collocati alle spalle di sinuose facciate in vetro e acciaio. Per quanto realizzato parzialmente, tra enormi difficoltà e con significative trasformazioni, il Copan costituisce tuttora una delle presenze più straordinarie della metropoli.

Oscar Niemeyer, Copan Building, San Paolo, Brasile, 1966 Courtesy airbnb