Il premio Pritzker 2022 Diébédo Francis Kéré torna nel suo paese d’origine, il Burkina Faso, con un’opera dall’alto valore ideologico recentemente completata: il Mausoleo di Thomas Sankara, carismatico ex presidente burkinabé e figura chiave del panafricanismo, nonché indefesso promotore dei principi di indipendenza economica e sostenibilità ambientale, istruzione ed emancipazione femminile, assassinato il 15 ottobre 1987 in un colpo di stato insieme a dodici dei suoi più stretti collaboratori. L’opera è il primo tassello del più ampio Parc Mémorial Thomas Sankara, anch’esso progettato da Kéré Architecture, avviato dal Comité International pour le Mémorial Thomas Sankara e finanziato dal governo del Burkina Faso: un’area di 14 ettari che, oltre al memoriale (con funzione di centro cerimoniale) ospiterà un anfiteatro, negozi, ristoranti, spazi culturali e una torre alta 100 metri situata nel punto esatto dell’assassinio: dalla terrazza della torre, a 87 metri (a ricordo dell’anno dell’omicidio), lo sguardo spazierà verso la città di Ouagadougou e verso il futuro, ispirando le nuove generazioni a portare avanti un’eredità culturale sopravvissuta alla violenza.
Completato il mausoleo di Francis Kéré per Sankara, rivoluzionario presidente del “suo” Burkina Faso
L’opera di Francis Kéré evoca i valori universali di Thomas Sankara, l'ex presidente burkinabé, assassinato in un golpe, ponendosi come tramite ideale tra memoria e speranza.
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- Chiara Testoni
- 22 maggio 2025
- Ouagadougou, Burkina Faso
- Kéré Architecture
- mausoleum
- 2025
Un padiglione sinuoso e colorato accompagna all’ingresso dell’edificio: un corposo volume realizzato in laterite e argilla locali a impianto circolare, che ha l’eloquenza simbolica di un’opera di Claude-Nicolas Ledoux o Étienne-Louis Boullée. Sul fronte, tredici squarci nella muratura evocano l’assenza delle vittime. All’interno, uno spazio aulico e composto dispone a raggera le tredici tombe, marcate ciascuna da un sarcofago in marmo che sfuma verso l’alto in una lapide dello stesso materiale e che, all’innesto con la copertura, la perfora lasciando entrare dal lucernario una luce zenitale drammatica e cangiante.
Grazie a strategie di progettazione passive, tra cui lo studio dei flussi di ventilazione naturale incrociata per il raffrescamento, l’impiego di materiali tradizionali ad elevata inerzia termica per garantire il confort microclimatico nel torrido clima del Sahel, il coinvolgimento di maestranze locali, l’edificio è un omaggio alla sostenibilità ambientale e al sapere costruttivo della terra da cui i valori universali del presidente sono scaturiti, ma anche un luogo di consapevolezza, interazione e socialità che si pone come connessione ideale tra memoria e speranza. Come Francis Kéré ha dichiarato: "È la prima volta che mi viene chiesto di assumermi la responsabilità di costruire un edificio in memoria di una grande figura. Dato che Sankara è stato ucciso lì, il sito è rimasto a lungo un luogo di paura. Ora è stato trasformato in uno spazio di incontro e ristoro, che favorisce il ricordo, il rispetto e la speranza. Thomas Sankara ha svolto un ruolo cruciale nel plasmare il Burkina Faso (dando persino il nome al nostro Paese) e le sue idee panafricane risuonano oggi più profondamente che mai. L'incontro con lui è stato un momento cruciale della mia vita, e credo che molte persone in Burkina Faso sentano un forte legame con Thomas Sankara e il suo lavoro. Il mausoleo sarà uno spazio che appartiene alla gente, presentando un importante sito storico come simbolo di progresso, cambiamento e speranza per tutti".
Courtesy of Kéré Architecture
Courtesy of Kéré Architecture
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