It’s OK to change your mind! 21 artisti russi a Bologna

Al MAMbo di Bologna, la mostra “It’s OK to change your mind!” offre uno spaccato affascinante sulla scena artistica russa contemporanea.

Com’è possibile combinare il bisogno di preservare la propria identità culturale, la propria storia e memoria del passato con il desiderio di sperimentare e aprirsi ad un pubblico internazionale? Nel suggestivo spazio MAMbo di Villa delle Rose a Bologna, la mostra “It’s OK to change your mind!” presenta un nuovo punto di vista sull’eredità delle avanguardie di inizio Novecento attraverso le opere di ventuno artisti e collettivi provenienti dalla collezione Gazprombank, offrendo così uno spaccato affascinante sulla scena artistica russa contemporanea.

Semyon Faibisovich, Get Together (dalla serie My Yard), 2012. Tecnica mista, olio su tela. Collezione Gazprombank
Elena Kovylina, Boxing, 2009. Documentazione video della performance, Collezione Gazprombank
Olga Chernysheva, Waiting for the Miracle, 2000. Collezione Gazprombank
Alina Gutkina, I AM, 2010. Fotografia, stampa digitale, Collezione Gazprombank
Yuri Palmin, Severnoye Chertanovo, 2000–2015. Fotografia, stampa a pigmenti su carta. Collezione Gazprombank
Yuri Palmin, Severnoye Chertanovo, 2000–2015. Fotografia, stampa a pigmenti su carta. Collezione Gazprombank
Irina Korina, Rocking Chair (dalla serie Smiles), 2007. Collezione Gazprombank
Sergey Bratkov, My Moscow, 2003-2012. Serie di fotografie a colori su carta fotografica opaca
Arseny Zhilyaev, Russia, 2013. Collezione Gazprombank
Alexandra Paperno, Norms (dalla serie On the Sleeping Arrangements in the Sixth Five-Year Plan), 2012. Tela, acrilico, carta di riso. Collezione Gazprombank
Anatoly Osmolovsky, TYPE 99A2 China (dalla serie Hardware), 2016. Scultura in bronzo e nichel, Collezione Gazprombank
Anatoly Osmolovsky, Armata Russia (dalla serie Hardware), 2016. Scultura in bronzo e nichel. Collezione Gazprombank
Daria Irincheeva, Empty Knowledge, 2011-12. Collezione Gazprombank
Vladimir Dubossarsky, The Kiss (dalla serie Weddings), 1991
Viktor Alimpiev, Five Times. Collezione Gazprombank
Mikhail Rozanov, Spire of the Leningradskaya (Hilton) Hotel, 2008. Collezione Gazprombank
Alexandra Galkina, Lipstick, 2009. Acrilico e olio su tela, Collezione Gazprombank
Sergey Bugayev, Untitled (dalla serie Anti-Lissitzky), 1991. Collezione Gazprombank
MishMash, Geopsychoisometric Examination of the City of Moscow, 2011. 53 dipinti e slideshow con 44 fotografie digitali. Collezione Gazprombank
MishMash, Geopsychoisometric Examination of the City of Moscow, 2011. 53 dipinti e slideshow con 44 fotografie digitali. Collezione Gazprombank
Pavel Pepperstein, For the Blue Headscarf!, 2011. Olio su tela, Collezione Gazprombank
Sergey Sapozhnikov, Untitled, 2013. 26 fotografie, stampa manuale
Sergey Sapozhnikov, Untitled, 2013. 26 fotografie, stampa manuale
Svetlana Shuvaeva, It’s OK to change your mind!, 2016. Acrilico su tela
Svetlana Shuvaeva, It’s OK to change your mind!, 2016. Acrilico su tela
Sergey Bratkov, My Moscow, 2003-2012. Serie di fotografie a colori su carta fotografica opaca
Img.1 “It’s ok to change your mind”, vista dell’allestimento, 2018
Img.2 “It’s ok to change your mind”, vista dell’allestimento, 2018
Img.3 “It’s ok to change your mind”, vista dell’allestimento, 2018
Img.4 “It’s ok to change your mind”, vista dell’allestimento, 2018

Sotto la curatela di Lorenzo Balbi (Direttore Artistico del MAMBo, Museo d’arte Moderna di Bologna) e Suad Garayeva-Maleki (Direttore Curatoriale Mostre e Collezione Permanente dello YARAT Contemporary Art Space di Baku, Azerbaijan), la mostra si fa portavoce della straordinaria vivacità della produzione contemporanea russa illustrandone l’ampio spettro delle differenti posizioni artistiche, "da quelle che si interrogano su sfide individuali e utilizzano forme espressive prettamente locali a quelle che esplorano il sogno distopico di costruire una realtà alternativa."

Elena Kovylina, Boxing, 2009. Documentazione video della performance, Collezione Gazprombank

In un periodo dominato da incertezza politica e turbolenza sociale, mentre la nuova identità russa viene costruita contrapponendo vecchie tradizioni e cultura giovanile globale del presente, gli artisti in mostra abbandonano l’ordinario e, mossi da una forte spinta al cambiamento, si riappropriano dei linguaggi dell’avanguardia facendone uno strumento per costruire un nuovo inizio.

Alexander Gronsky, South Tushino, dalla serie Border, 2009. Collezione Gazprombank

Al fronte della confusione e dell’incertezza che questa generazione si trova a dover fronteggiare, la loro pratica artistica è variegata, intellettualmente stimolante e visivamente sofisticata. Caratterizzate da un retrogusto nostalgico, come sospese nel tempo e nello spazio, in una condizione di perenne attesa di un futuro migliore, molte delle opere in mostra a Villa delle Rose mostrano però una certa ironia e si fanno portavoce di uno spostamento di paradigma –  il cambiamento è in arrivo e sarà OK.

  • It’s OK to change your mind!
  • Lorenzo Balbi
  • 20 gennaio – 18 marzo 2018
  • MAMbo – Villa delle Rose
  • via Saragozza 228/230, Bologna