“Iron Levels” è una mostra di nuove opere dell’artista francese Davide Balula che esamina l’interrelazione tra filosofia, fenomenologia e fisica, in mostra alla galleria Gagosian di Roma. Per la galleria l’artista ha creato un percorso esperienzale direttamente collegato all’architettura dello spazio.
Davide Balula a Gagosian
L’artista francese Davide Balula ha curato un percorso esperienzale alla galleria Gagosian di Roma, direttamente collegato all’architettura dello spazio.
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- 27 settembre 2017
- Roma
All’ingresso, i visitatori sono invitati ad attraversare un metal detector, strumento di indagine e controllo ormai onnipresente che tramuta gli oggetti personali in materiale sospetto e potenzialmente minaccioso. Il suo fine è rivelare il metallo e il materiale non-corporeo che portiamo con noi ogni giorno – chiavi, monete, cellulare – e che consideriamo abitualmente come un’estensione di noi stessi, fungendo quindi da portale che separa lo spazio idealizzato della galleria dal mondo esterno.
Nella prima sala il visitatore è invitato a prendere in mano una sfera di acciaio. Il suo contenitore, scolpito da artigiani locali in pietra calcarea, rievoca la morbidezza e le curve della pelle e la resa anatomica dei Maestri scultori italiani. La sfera e il suo supporto esplorano l’equilibrio gravitazionale tra il corpo e la Terra, invitando a riflettere sul peso, la massa e la densità. In Air Between Fingers (2014), un video di 1:47 minuti girato con un iPhone, il pollice e il dito medio di Balula si sfiorano lasciando un millimetro di spazio tra i polpastrelli, toccandosi occasionalmente come se l’artista perdesse il controllo su uno spazio così ridotto, in un’affascinante rappresentazione di forza di gravità, attrito e magnetismo che agiscono sul corpo e al suo interno.
La sala ovale ospita una nuova serie dei noti Burnt Paintings di Balula, realizzati appositamente per l’ampia curva della parete principale. Queste opere presentano due elementi binari: uno contiene il residuo di carbone che resta dal legno bruciato, e l’altro l’impronta su tela lasciata dallo stesso carbone. In gruppi di due, tre o quattro elementi per opera, questi “dipinti” vivono in una stretta relazione di positivo e negativo, come nella fotografia o nel processo di stampa. Il processo di creazione del carbone è lento e continuo con un graduale aumento e diminuzione della temperatura, in modo che il legno non diventi cenere ma possa essere bruciato ancora. I Burnt Paintings esaminano la ciclica, quasi alchemica, trasformazione di energia in natura, fenomeno fondamentale nel lavoro di Balula.
fino al 18 novembre 2017
Davide Balula. Iron Levels
Gagosian
via Francesco Crispi, 16
Roma