Viaggio in Sicilia

Al Museo Archeologico Regionale di Palermo la mostra “Viaggio in Sicilia” instaura un dialogo tra due temi diversi come mappe e miti, attraverso le opere inedite di 6 artisti.

Il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas di Palermo presenta “Viaggio in Sicilia. Mappe e miti del Mediterraneo”, progetto di Planeta per l’Arte e il Territorio, a cura di Valentina Bruschi, con le opere inedite di sei artisti: Marianna Christofides, Gabriella Ciancimino, Malak Helmy, Andrew Mania, Pietro Ruffo, Luca Trevisani.

Marianna Christofides, veduta dell’installazione video al Museo Salinas di Palermo

Come possono dialogare tra loro due temi come mappe e miti? Il mito in Sicilia è una sottotraccia costante, utilizzata fin dall'antichità per spiegare i maestosi fenomeni naturali, dal mare – che circonda tutta l’Isola a tre punte, la cui forma triangolare ha alimentato leggende – ai vulcani perennemente attivi, dall’Etna allo Stromboli. Le mappe hanno una tradizione antica, perfezionata con i geografi arabi. In una linea di continuità che parte dalla maestosità dei templi greci, che dovevano essere ben evidenti e imponenti per chi arrivava da lontano, fino alle chiese-fortezze dei Normanni, ai castelli di Federico II, la geografia di queste zone dissemina il territorio siciliano di significati simbolici, luoghi di protezione e identificazione. Nell’arte contemporanea le mappe sono diventate una vera e propria espressione artistica, a cominciare dagli anni Sessanta, da quelle degli Stati Uniti di Jasper Johns a quelle globali di Alighiero Boetti. Per questi artisti, scala e precisione non hanno importanza e l’intera mappa diventa opera d’arte, dove i lavori rappresentano luoghi riconoscibili anche se non rappresentati con esattezza geografica.

Residenza Altipiano Argimusco. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Messina. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Mappa dei crateri dell’Etna. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Scicli. Photo Pietro Ruffo
Residenza Gibellina Cretto di Burri. Photo Pietro Ruffo
Residenza Gibellina Cretto di Burri. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Miniere di Sale Realmonte. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Menfi. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Dorilli. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Etna Malak Helmy. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Antica Fornace Penna, contrada Pisciotto, Sampieri. Photo Pietro Ruffo
Residenza: Vigneti, il Tunno Dispensa, Menfi. Photo Pietro Ruffo

  Marianna Christofides (Nicosia, 1980) presenta due film in relazione all’archeologia e alla mitologia, mettendo in discussione punti di vista storici diversi. L’artista ha anche ideato un opera-testo site-specific sul tema del mito e del suo uso nella contemporanea ricerca accademica e scientifica. Gabriella Ciancimino (Palermo, 1978) ha elaborato una mappa durante il viaggio, arricchita in seguito con nuovi elementi che fanno riferimento ad alcune delle carte geografiche contenute all’interno dei volumi antichi della preziosa biblioteca del Museo Salinas, una delle più importanti raccolte librarie della Sicilia. La Ciancimino presenta anche due sculture che fanno riferimento alla forma della barca, antico simbolo del viaggio e della migrazione di uomini e piante. Malak Helmy (Alessandria d’Egitto, 1982) presenta una serie di sculture e ha realizzato un’installazione sonora – con musica e parole – nello spazio del grande giardino dell’Atrio Maggiore, sotto i cui portici e colonnati un tempo i membri della congregazione religiosa potevano passeggiare e meditare in tranquillità.

Pietro Ruffo, Migrazioni 31, 2017. Courtesy l’artista. Photo Giorgio Benni
Pietro Ruffo, Migration Globe, 2017. Courtesy l’artista. Photo Giorgio Benni
Pietro Ruffo, Migration Globe, 2017. Courtesy l’artista. Photo Giorgio Benni
Andrew Mania, Untitled 01, 2017. Foto-collage, dimensioni variabili, veduta dell’installazione al Museo Salinas di Palermo. Courtesy of l’artista
Malak Helmy, Scene 4, A Composition for Gradients (Rock 1 and 3), 2017. Courtesy of Galleria Enrico Astuni Bologna
Luca Trevisani, Addaura Belvedere, 2017. Veduta dell'installazione al Museo Salinas di Palermo. Courtesy l’artista e Mehdi Chouakri, Berlino
Gabriella Ciancimino, World Wild, 2017. Veduta dell’installazione al Museo Salinas di Palermo, Courtesy l’artista
Gabriella Ciancimino, All'allerbaggio (boats), 2017. Veduta dell’installazione al Museo Salinas di Palermo, Courtesy l’artista
Andrew Mania, Untitled 02, 2017. Foto-collage, dimensioni variabili, veduta dell’installazione al Museo Salinas di Palermo. Courtesy l’artista

  Andrew Mania (Bristol, 1974), affascinato dalla perfezione della statuaria classica, ha rielaborato alcune immagini in opere su carta e collage, mentre Pietro Ruffo (Roma, 1978) ha realizzato una grande mappa e un mappamondo di carta in riferimento alla ricchezza linguistica del Mediterraneo, così come si presenta nelle diverse culture rappresentate dai reperti esposti nella sala delle Epigrafi del museo. Luca Trevisani (Verona, 1979) presenta una nuova serie delle sue Notes for dried and living bodies e un lavoro sul calco, custodito al museo, delle celebri incisioni rupestri delle Grotte dell’Addaura che risalgono a circa 12.000 anni fa e che, per motivi di sicurezza, sono chiuse al pubblico. In una delle sale del museo, in relazione alle mappe realizzate dagli artisti, verrà esposto un volume raro, risalente al XVII secolo, con antiche cartografie proveniente dalla biblioteca del museo, che raccoglie circa 25.000 libri originali.