Da quando, nel 1855 l’inglese R. Peters documenta il primo esempio di stampaggio rotazionale con rotazione biassiale (applicato in quel caso nella fabbricazione di involucri per pezzi di artiglieria) questa tecnica di produzione degli oggetti cavi si è ampiamente diffusa, diventando a partire dagli anni Cinquanta uno standard sempre più applicati nella realizzazione di prodotti in plastica di grandi dimensioni.
Forme cave
La Plust Collection approda sul mercato americano, con la partecipazione alla ventinovesima edizione dell’ICFF di New York.

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- 16 giugno 2017
- Ponte di Barbarano
Oggi lo stampaggio rotazionale è forse più di una tecnica: è assimilabile a un linguaggio specifico del design e in quanto tale capace di annoverare nel suo registro soggetti specializzati nel tradurne le proprietà. Plust è fra questi.

L’azienda vicentina ha saputo nel tempo declinare le caratteristiche di questa tecnica produttiva a un’ampia gamma di oggetti da interno e da esterno, coinvolgendo nel suo progetto designer di forte personalità, come Ilaria Marelli, Odoardo Fioravanti, JoeVelluto (JVLT), Form us with Love, Alberto Brogliato, Eddy Antonello. Sono questi gli autori che Plust coinvolge oggi nella sua prima partecipazione, in partnership con Dzineny, all’ICFF – International Contemporary Furniture Fair di New York 2017. Durante l’evento, che segna l’esordio del marchio nel mercato americano, è infatti stata presentata al pubblico statunitense una selezione dei prodotti più iconici dell’azienda: sedute, tavoli, vasi e lampade che identificano la varietà della collezione.
Tra questi, Armillaria Stool (design: Odoardo Fioravanti), uno sgabello appartenente a una famiglia di prodotti che nasce da una radice comune da cui si riproducono e generano forme diverse, che assolvono a specifiche funzioni. O Gumball (design: Alberto Brogliato), una poltrona dalla forma ergonomica e avvolgente, disponibile anche in una divertente edizione speciale riempita con una miriade di palline colorate che traspaiono dalla superficie morbida e traslucida. O ancora: Bartolomeo desk (design: JoeVelluto), banco bar modulare che permette di creare infinite soluzioni strutturali: postazioni reception, banconi lineari e piano alto per buffet.
La capacità di questi oggetti di adattarsi con naturalezza agli ambienti più disparati, sia negli interni sia negli esterni sembra renderli particolarmente adatti a conquistare il mercato americano, contribuendo così a estendere il raggio d’azione di Plust, già ampiamente diffuso in Italia e in Europa.