Piazzale Loreto, fermati i lavori del nuovo progetto

È arrivato il dietrofront del Comune su Loc, il progetto di riqualificazione che entro quest’anno avrebbe dovuto “cambiare il volto” di Piazzale Loreto. Tra i motivi, la non adeguatezza alla gestione delle isole di calore.

Qualche settimana fa, su Domus, la studiosa di politiche urbane Lucia Tozzi aveva già scritto di questa trasformazione da 80 milioni di euro, pensata per essere pronta entro le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina: una riconversione di Piazzale Loreto da congestionata rotonda urbana a grande spazio pedonale-commerciale, sul modello di quanto avvenuto al Merlata Bloom. Non a caso, la società incaricata, Nhood, che gestisce progetti di rigenerazione urbana in oltre 11 paesi, è la stessa che ha realizzato il grande centro commerciale di Molino Dorino. 

Questa volta però il masterplan di Loc (Loreto Open Community), già in affanno nei mesi scorsi, si blocca ufficialmente — almeno per un po’. Il motivo? Il Comune ha parlato di “crescente scetticismo e dubbi sulla reale adeguatezza dell’intervento rispetto alle attuali esigenze climatiche e urbane della città”. 

Dietro questo stop si intravedono perciò questioni più ampie, che riguardano il modello di sviluppo di una delle città più cementificate d’Italia — gli stessi temi che gruppi di cittadini, come il comitato “Abitare in via Padova”, sollevavano da anni in merito al progetto della nuova piazza “simbolo di Milano”. 

Metrogramma Milano srl, Andrea Caputo, Mic-Hub, Land, Temporiuso, From, Riqualificazione Piazzale Loreto. Foto Courtesy Nhood Services Italy SpA

Milano è secondo i dati Ispra tra i comuni italiani con la più alta percentuale di suolo impermeabilizzato: una città che ha ormai quasi esaurito il proprio territorio edificabile e che — chi la vive lo sa bene — è sempre più calda, anzi caldissima. 

Il calore del capoluogo lombardo dipende proprio dalla copiosa presenza di cemento, asfalto e mattoni: materiali impermeabili che assorbono calore di giorno e lo rilasciano lentamente di notte. A questo proposito, gli esperti parlano di “isole di calore”, un termine che ormai è entrato a far parte anche del lessico pop dell’estate 2025. Dalla loro, Piazzale Loreto e le sue arterie limitrofe sono già ampiamente cementificate, e secondo le ultime valutazioni, lo stratificato progetto di pedonalizzazione targato Nhood non avrebbe cambiato più di tanto le cose. 

I piani di Loc prevedevano di restituire alla città 24.000 metri quadrati di spazio pubblico pedonale, di cui 12.000 all’interno della piazza stessa, e su questo suolo si sarebbero costruiti di negozi, piste ciclabili, passeggiate sopraelevate, 500 alberi piantumati, uffici e — forse — un hotel. Come era già accaduto per Tre Torri e il distretto smart di Porta Nuova, in mano a un fondo di investimento qatariota dal 2015, la moneta di scambio per l’investimento di 80 milioni da parte di Nhood erano stati i diritti di superficie sulla piazza per i successivi novant’anni. 

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