Giunto alla sesta edizione e promosso dall'Istituto Italiano del Rame in collaborazione con l’European Copper Institute, il concorso “Il Rame e la Casa” ha premiato anche quest’anno giovani talenti del design provenienti da tutto il mondo. I partecipanti, divisi in due categorie, hanno presentato progetti capaci di esplorare le potenzialità del materiale e delle sue leghe nelle diverse espressioni della cultura del progetto.
Il Rame e la Casa 2016
Il concorso incentrato sulle applicazioni più innovative del rame e delle sue leghe premia i vincitori della sesta edizione con una importante novità.
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- 09 giugno 2017
- Milano
Gli oltre 300 elaborati in gara sono stati valutati da una giuria qualificata di professionisti del settore quali Philippe Bestenheider (architetto), Diego Grandi (architetto e visual designer) e Marco Romanelli (architetto e critico del design). I progetti vincitori o premiati con una menzione speciale si sono distinti grazie alla capacità di arricchire di nuovi significati e utilizzi il materiale, sfruttandone le proprietà chimiche e la conducibilità elettrica, la totale riciclabilità e la duttilità per la realizzazione di oggetti destinati agli ambiti più differenti: da quello domestico a quello medico, da quello educativo a quello sociale.
Per la categoria professionisti il primo premio è stato assegnato al designer Fabrizio Bendazzoli con il progetto CuToys, originale reinterpretazione dei giocattoli per bambini in chiave preziosa e collezionabile. Nella categoria studenti il premio è andato invece a Cyprien de Hautecloque e Laura Thulièvre, dell’istituto ENSAAMA di Parigi. Con il progetto Sentoba, anch’esso indirizzato all’infanzia e incentrato su una serie di moduli con proprietà antibatteriche capaci di trasmettere informazioni multipercettive: visive, tattili, concettuali. Come da consuetudine del Premio, è stata anche assegnata una speciale targa conferita alla scuola capace di interpretare al meglio la mission del concorso: conferita all’École Nationale Supérieure des Arts Appliqués et des Métiers d’Art (ENSAAMA) di Parigi.
Ma gli orizzonti di quest’ultima edizione del premio non finiscono qui. La principale novità di quest’anno è infatti rappresentata dall’introduzione di una speciale sezione del concorso, che ha visto l’invito a sette tra i più interessanti designer e studi di design italiani, chiamati a realizzare prodotti innovativi che utilizzassero a loro volta il rame e le sue leghe. Sono così nati altrettanti progetti firmati da Giorgio Bonaguro, Carlo Contin, Lorenzo Damiani, Gumdesign, Giulio Iacchetti, LucidiPevere e Donata Paruccini. Esposti negli spazi di Salvioni Milano Durini durante la cerimonia di premiazione del Concorso, i prototipi realizzati da Daniele Paoletti e Silver Tre hanno messo in scena le più svariate espressioni della creatività applicata al materiale: oggetti originali e inconsueti, capaci di inaugurare nuove tipologie o di rileggere il complesso rapporto tra arte e design, o ancora di declinare le sottigliezze narrative della quotidianità o la capacità di sorprendere dell’inusuale.