Bookchair

L’opera di Sou Fujimoto mette insieme una sedia e una libreria, in un concetto che vuole rifettere sulla relazione basica e fondamentale tra lettore e libro. #MDW2017

Traendo ispirazione dal rapporto tra spazio architettonico e corpo umano, l’architetto giapponese Sou Fujimoto disegna una libreria compatta ed essenziale dalla quale è possibile estrarre una sedia. Un vero e proprio oggetto nell’oggetto che mette in risalto il rapporto tra l’uomo e il libro: dopo aver scelto un libro, il lettore potrà prendere la sedia e accomodarsi a leggere.

Sou Fujimoto, Bookchair per Alias, render, 2017
Sou Fujimoto, Bookchair per Alias, render, 2017
Sou Fujimoto, Bookchair per Alias, schizzo, 2017

  La composizione molto semplice e pulita della libreria è arricchita dalle linee più morbide e sinuose della seduta che, a seconda della fruizione, può essere compresa nello spazio della libreria, o libera nello spazio della casa. Il mobile si relaziona così con l’ambiente in cui è inserito, non in maniera statica, ma attiva e sempre in cambiamento.

Sou Fujimoto, Bookchair per Alias, render, 2017

Bookchair è proposta solo in un colore, il bianco, a sottolineare l’astrattezza del pezzo e il forte legame tra il contenuto e il contenitore, e tra il contenitore e l’utilizzatore. Presentata in un’unica dimensione, bookchair è realizzata con pannelli in fibra di legno.

Sou Fujimoto, Bookchair per Alias, render, 2017