Spaces without drama

Il recente proliferare del collage nella rappresentazione architettonica, in relazione alla scenografia e il teatro, è il tema centrale dell’ultima mostra alla Graham Foundation di Chicago.

“Spaces without drama or surface is an illusion, but so is depth” è l’ultima mostra alla Graham Foundation di Chicago, che prende in esame la recente proliferazione della tecnica del collage nella rappresentazione architettonica in rapporto alla scenografia in generale, e alla scenografia teatrale in particolare.

<b>In apertura:</b> baukuh con YellowOffice e Stefano Graziani, <i>L’année dernière</i>, modello a Palazzo Reale, Milano, 2012. Foto Stefano Graziani. <b>Qui sopra:</b> a sinistra: Aldo Rossi con Gianni Braghieri e Roberto Freno, <i>Teatrino Scientifico</i>, collezione privata. © Eredi Aldo Rossi, courtesy Fondazione Aldo Rossi. A destra: Aldo Rossi, <i>Teatrino Scientifico, Scena con Cabine,</i> 1978. Courtesy Fondazione Rossi
A sinistra: Pezo von Ellrichshausen, Casa Meri, Florida, Cile, 2014. Foto courtesy Pezo von Ellrichshausen. A destra: Emilio Ambasz, <i>Residence au Lac</i>, Lugano, Svizzera, 1983. Courtesy Estudio Ambasz
OFFICE Kersten Geers David Van Severen con 51N4E, progetto per il concorso del NCCA National Center for Contemporary Arts, Mosca, 2013. Courtesy OFFICE KGDVS
OFFICE Kersten Geers David Van Severen, <i>Weekend House</i>, collage, 2013. Courtesy OFFICE KGDVS

  La mostra sfrutta le gallerie storiche della Madlener House alla Graham Foundation come un doppio palcoscenico, una mise-en-scene con fotografie contemporanee e storiche, modellini e disegni, così come nuovi progetti appositamente commissionati tra cui film, installazioni e performance. Sulla base dei riferimenti storici, come i teatrini ottocenteschi e i modellini del XX secolo – come quello scientifico di Aldo Rossi, e la scenografia di David Hockney per il Flauto Magico –, il progetto invita i professionisti contemporanei a ripensare il modo in cui viene creata l’architettura in relazione alla teatralità e come oscilla tra realtà e scenografia per rispondere a questioni di spazio, profondità, contesto, facciata, e rappresentazione.

Monadnock, Atlas House, 2013. Courtesy Monadnock

“Spaces without drama” presenta le opere di architetti come Emilio Ambasz, Baukuh, Gerardo Caballero, Fala Atelier, Marcelo Ferraz, Sam Jacob Studio, Johnston Marklee, Monadnock, MOS Architects, Norman Kelley, OFFICE Kersten Geers David Van Severen, Cecilia Puga, Aldo Rossi, Taller de Arquitectura Mauricio Rocha + Gabriela Carrillo, Pezo Von Ellrichshausen; gli artisti Pablo Bronstein, William Leavitt, Silke Otto-Knapp, Gabriel Sierra, Batia Suter e il drammaturgo Jorge Palinhos. La mostra è curata da LIGA Spazio per l’Architettura (Città del Messico), Ruth Estévez (Los Angeles) e Wonne Ickx, fondatore di Productora (Città del Messico).

Fala Atelier, Building with Three Apartments, collage digitale, Oporto, Portogallo, 2015


fino al 1 luglio 2017
Spaces without drama
a cura di LIGA Spazio per l’Architettura, Ruth Estévez e Wonne Ickx
The Graham Foundation
4 West Burton Place, Chicago