Post-War Britain

Il programma di architettura della Royal Academy a Londra presenta una mostra sull’architettura britannica del dopoguerra, i suoi contesti, significati e l’eredità oggi.

Il programma di architettura della Royal Academy presenta la mostra “Futures Found: The Real and Imagined Cityscapes of Post-War Britain”, una stagione alla scoperta dell’architettura britannica del dopoguerra e il suo contesto, significati ed eredità, esplorando le contraddizioni tra le ambizioni per nuovi paesaggi urbani del dopoguerra e ciò che è stato creato.

John Davies, Inghilterra, ospedale Holy Jesus, Newcastle-upon-Tyne, 2001. Foto John Davies, courtesy Michael Hoppen Gallery
Foto di un'automobile che brucia in piazza durante le proteste degli studenti del 1969. Courtesy Essex University Archives
Tony Blair durante il suo discorso nelle case popolari di Aylesbury a Londra. Foto Stefan Rousseau, PA ArchivePA Images

  La Gran Bretagna post bellica era una nazione in frantumi, ma profondamente ottimista. L’elezione del governo laburista di Clement Attlee nel 1945 diede il via a un periodo di relativo consenso politico ed economico per realizzare un futuro migliore per tutti, con l’introduzione del servizio sanitario nazionale e del Welfare State.

Trinity Square, Gateshead, Tyne & Wear, parcheggio. Courtesy RIBA Collections

La nuova architettura di quegli anni fu la manifestazione più visibile di questa trasformazione, con i progetti di nuove scuole, ospedali e case che riflettevano lo spirito dell’epoca e di una fede assoluta nel progresso. Quando questi futuri immaginari cominciarono a sgretolarsi negli anni Settanta, in relazione ai cambiamenti politici, sociali ed economici, gli scenari urbani e le architetture del dopoguerra subirono un forte attacco. La critica si focalizzò sull’apparente disparità tra le aspirazioni utopiche e la realtà.

Brandon Estate, Southwark, Londra, residenze sul lato ovest di Lorrimore Square. Courtesy Architectural Press Archive, RIBA Collections

Attraverso sei casi di studio suggeriti dai curatori, che vanno dai complessi residenziali alle università e ai parcheggi, i “futuri ritrovati” approfondiscono i retroscena spesso contrastanti sviluppatisi intorno ai progetti del dopoguerra, fin dalla loro nascita. Insieme al materiale architettonico, la mostra comprende anche riferimenti tratti da film, musica, letteratura e arte, nonché le esperienze vissute direttamente dagli abitanti e dagli attivisti. L’obiettivo è di approfondire il senso di fallimento legato a questi progetti, mostrando però una visione molto più ampia e più sfaccettata di ciò che questa architettura ha creato e ispirato. I curatori invitati sono Victor Buchli, Owen Hopkins, Helen Ikla, Tom Wilkinson, Jules Lubbock e Penny Lewis.

Foto scattata durante il Hulme Punx Picnic nel 1991. Foto Charlie Baker


fino al 29 maggio 2017
Futures Found
The Real and Imagined Cityscapes of Post-War Britain
Architecture Space
The Royal Academy
Burlington House, Piccadilly, Mayfair, Londra