Sgabelli di carta dorati

Per tradizione, rilegatori e monaci applicavano uno strato sottile di oro ai bordi delle pagine per proteggerle: allo stesso modo Molo rifinisce i suoi celebri sgabelli.

Noto per le sedute di carta snodabili, lo studio canadese Molo presenterà a Maison&Objet 2017 una nuova collezione del celebre Softseating, ispirata ai manoscritti miniati.

Molo, Softseating dorato, 2017
Molo, Softseating dorato, 2017
Molo, Softseating dorato, 2017
Molo, Softseating dorato, 2017
Molo, Softseating dorato, 2017
Molo, Softseating dorato, 2017

  “Volevamo celebrare e rendere omaggio all’immenso contributo che la carta ha dato alle arti, attraverso una serie di sgabelli a ventaglio Softseating, rifiniti in oro 24 carati”, spiegano Stephanie Forsythe e Todd MacAllen. La seduta si chiude come un libro quando lo si mette via, per poi aprirsi generando sgabelli o piccoli tavoli. In alternativa, i moduli si possono collegare tra loro magneticamente fino a formare lunge sedute sinuose.

Molo, Softseating dorato, 2017

Tradizionalmente, gli artigiani, rilegatori e monaci applicavano un sottile strato dorato sul bordo della carta, con lo scopo pratico di salvaguardare il contenuto da polvere, umidità e luce del sole, ma non solo. Il valore simbolico era la profonda valorizzazione del manoscritto e di ciò che rappresentava.

Molo, Softseating dorato, 2017

Attraverso una tecnica centenaria, i bordi della carta kraft usata per gli sgabelli sono rivestiti con foglia d’oro 24 carati che non si annerirà. Le sottili pieghe dorate catturano la luce a seconda dell’angolo di visualizzazione e richiamano i mobili in metallo dorato o le pale d’altare, destinati a un uso rituale e dalla valenza scultorea.

Molo, Softseating dorato, 2017