Ecologically Conscious

La mostra collettiva curata da Transparent Platform a Londra indaga nuove relazioni tra naturale e artificiale e lo stretto rapporto tra evoluzione biologica e sociale.

In un momento storico in cui ci priviamo sempre di più di ambienti naturali, le “oasi artificiali” sono ormai parte prevalente del paesaggio. Sempre più spesso costruiamo spazi aperti come ricordo e alternartiva alla natura.

In apertura: Susie Browning, Sara Augieras e Amy Yuemeng Dang, Cultivate, Chiltern Railways, Sony NX3, 2016
Sopra: Jake Cecil, Props, Olio su tavole di PVC, 2.4m, 2016

La mostra collettiva indaga lo stretto rapporto tra evoluzione biologica e sociale. Gli artisti cercano di comprendere il comportamento della materia naturale in ecosistemi artificiali, evidenziando un diverso atteggiamento verso la natura.

Shayna Fonseka, Medicinal Plants: Series 1 Flower 3, Icing Sugar, 2016

Luogo che si adatta alla perfezione per ospitare la mostra è Farmopolis, un giardino galleggiante e spazio culturale situato su un molo in disuso sulla penisola di Greenwich, a Londra. Questo giardino galleggiante ospita piante in eccedenza che provengono da tutta la città. È esso stesso un ambiente naturale “costruito”, riserva artificiale di naturalezza.

George Stuart, frammento da Perhaps Independently, Unity Software, 2016


22 – 24 novembre 2016
Ecologically Conscious
a cura di Transparent Platform
Farmopolis on the Jetty
Greenwich Peninsula, Londra