Architecture journeys

L’Architekturzentrum Wien apre una mostra che analizza sessant’anni di storia dell’architettura internazionale, dal 1959 al 2019, immaginandone il futuro.

In occasione del pensionamento del suo direttore e fondatore Dietmar Steiner, l’Architekturzentrum Wien offre uno sguardo su sessant’anni di storia dell’architettura internazionale con la mostra “In the End: Architecture. Journeys through Time 1959 – 2019”.

In apertura: Arduino Cantafora, La Città analoga, 1973. Courtesy Museo del Novecento, Milano © Comune di Milano. Sopra: Rural Studio, Lucy's House, Mason’s Bend, Alabama (US), 2002. Courtesy Timothy Hursley

In un mondo globalizzato che continua a proporre nuove soluzioni tecnologiche e digitali, i rapidi sviluppi degli ultimi decenni hanno messo in crisi l’architettura come disciplina creativa e fenomeno sociale. Grandi uffici che operano a livello mondiale, archistar, industria 4.0, sempre maggiori standard da soddisfare e l’indebolimento giuridico ed economico di questa professione incidono sempre di più sul ruolo dell’architettura nella contemporaneità.

Haus-Rucker-Co, Yellow Heart, Pneumatic Object / Action, Vienna, 1967-68. Courtesy Archiv HRC, Günter Zamp Kelp

Mentre si discute sulla crisi, che sembra paralizzare il settore dell’architettura, nascono nuove correnti quasi impercettibili che richiamano l’attenzione su se stesse con approcci legati al sociale, storicamente consapevoli e impegnati sul territorio, che sembrano dare nuova linfa alla stagnazione imperante. 

Johan Otto von Spreckelsen e Paul Andreu, Grande Arche, La Défense, Parigi, 1998. Courtesy Paul Maurer © Bildrecht, Vienna, 2016
ZUS (Zones Urbaines Sensibles), ponte pedonale Luchtsingel, Rotterdam, 2015. Courtesy Ossip van Duivenbode © ZUS
Zaha Hadid, Vitra Fire Station, Weil am Rhein, 1993. Courtesy Margherita Spiluttini, Az W Sammlung
Coop Himmelb(l)au, Reiss Bar, Vienna, 1977. Courtesy Margherita Spiluttini, Az W Sammlung



fino al 20 marzo 2017
In the End: Architecture. Journeys through Time 1959 – 2019
a cura di Karoline Mayer, Sonja Pisarik, Katharina Ritter
Architekturzentrum Wien
Alte Halle, Museumsplatz 1
Vienna