Il Centre Pompidou ha presentato “Beat Generation”, una retrospettiva dedicata al movimento artistico e letterario nato alla fine degli anni Quaranta e che avrebbe esercitato una grande influenza nei decenni successivi.
Beat Generation
“Beat Generation” è una retrospettiva dedicata al movimento artistico e letterario nato alla fine degli anni ’40, che avrebbe esercitato una grande influenza nei decenni successivi.
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- 02 agosto 2016
- Parigi
Prefigurando le controculture giovanili, la liberazione culturale e sessuale degli anni Sessanta – la Beat Generation nacque negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Contemporaneo alla nascita della guerra fredda scandalizzò i maccartisti e i puritani. Visti come ribelli e sovversivi, i Beat rappresentano uno dei movimenti culturali più influenti del Ventesimo secolo.
Le pratiche artistiche della Beat Generation – letture, performance, musica e cinema – testimoniano la rottura dei confini artistici e un desiderio di collaborazione interdisciplinare che mette in questione la singolarità dell’artista.
Accanto a notevoli artisti visuali, per lo più rappresentanti della scena californiana, un posto importante è data alla dimensione letteraria del movimento, alla poesia parlata e in rapporto con la musica jazz, in particolare alla poesia afro-americana che rimane in gran parte sconosciuto in Europa, come le riviste con cui è stata diffusa.
La mostra illustra quanto profondamente la Beat Generation abbia influenzato le controculture contemporanee con la sua libertà espressiva, la rottura dei confini tra discipline e culture, la sua “povertà”, l’estetica mistica e contemplativa e anche la sua violenza.
fino al 3 ottobre 2016
Beat Generation
a cura di Philippe-Alain Michaud
Centre Pompidou
46 Rue Beaubourg, Parigi