Interni milanesi #2

Al via il secondo capitolo per scoprire le architetture domestiche di Vico Magistretti a Milano, con progetti importanti che ne hanno consolidato la visione progettuale. 

“Interni milanesi – Architetture domestiche di Vico Magistretti” è una mostra in divenire che racconta la progettazione di ambienti domestici a Milano e nei nuovi quartieri. Dopo il primo capitolo, dedicato ai progetti di tre grandi appartamenti – Gavazzi in via Goito, Cerruti in piazzetta Bossi e l’appartamento in via Gesù dove Magistretti ha vissuto dal 1985 al 2006 – il 16 giugno inaugura il secondo capitolo. 

In apertura: Vico Magistretti, appartamento in via Jommelli, 1969. © Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti, fondo Giorgio Casali Foto di Giorgio Casali. Sopra: Vico Magistretti, appartamento in via Jommelli, 1969 - © Archivio Studio Magistretti

Questa seconda tappa si propone come sguardo di approfondimento sul tema della residenza in città, attraverso il racconto di quattro nuovi progetti. Di questi, tre consolidano la visione progettuale dell’architetto già emersa nel primo allestimento: gli appartamenti in via Verri (1953–1954) e in via Jommelli (1969) e la casa in via Bellini (1953) – abitata dallo stesso Magistretti e ricavata in un edificio progettato dal padre Pier Giulio – riflettono la volontà di adesione della borghesia urbana alla modernità, attraverso soluzioni architettoniche originali e complesse.

Vico Magistretti, appartamento Magistretti in via Bellini, 1953. © Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti, fondo Giorgio Casali. Foto di Giorgio Casali

Il quarto progetto – il quartiere periferico di San Felice, costruito a Segrate insieme a Luigi Caccia Dominioni tra il 1967 e il 1975 – è invece testimonianza del tentativo di migrare gli stessi valori progettuali nel contesto dell’abitazione in serie.

Vico Magistretti, quartiere Milano San Felice, con L. Caccia Dominioni, 1966–69. © Archivio Studio Magistretti, Fondazione Vico Magistretti