Clover segue il progetto di Mathieu Lehanneur del 2012 Digital Break, una serie di stazioni Wi-Fi a Champs Elysées, che offriva un nuovo modo di vivere la città e di collegarsi con il resto del mondo.
Mathieu Lehanneur: Clover
In concomitanza COP21 Mathieu Lehanneur ha lanciato la sua prima collezione di arredo urbano, Clover, dove il pubblico può “riposarsi e ricaricarsi”.
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- 11 gennaio 2016
- Parigi
Clover è una serie di “alberi” che comprende energia, funzione e materiale. Mathieu Lehanneur li descrive come “oggetti ibridi, che uniscono luce e posti a sedere, legno e pannelli solari, città e campagna”.
Ricavato da un tronco di legno, Clover comprende una lampada da terra e una panca che sembrano intagliati e lucidati a mano da un artigiano; mentre in realtà sono lavorati digitalmente utilizzando un nuovo processo industriale che consente al progettista di fondere diverse essenze di legno. Lehanneur mira a creare una struttura che sembri “un albero ripiantato che avrebbe sempre dovuto essere lì”. Grandi cupole in alluminio rilasciano verso il basso la luce a LED per ridurre al minimo l’inquinamento luminoso e la perdita di energia. Un ulteriore cupola, di fronte verso l’alto, è dotata di pannelli solari per produrre energia sufficiente ad alimentare le lampade per tre ore. Un piccolo sportello offre ai passanti la possibilità di caricare i loro smartphone.
La panca Clover è stata progettata per essere adattabile ed estensibile, raggiungendo una lunghezza di oltre 15 metri, se necessario.
Clover è stato lanciato in concomitanza con COP21, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi. Il progetto è stato avviato e promosso dalla regione francese Poitou-Charentes.
Clover
Design: Mathieu Lehanneur