Giovedì 10 dicembre Robert Bevan, critico di architettura e giornalista, è il protagonista della lecture “Cultura, identità e genocidio”, presentata da Pippo Ciorra, senior curator MAXXI Architettura, alla British School at Rome.
Identità e genocidio
Primo ospite di Fragments alla British School at Rome, Robert Bevan descrive come la distruzione del patrimonio architettonico diventi epurazione dell’identità culturale.
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- 09 dicembre 2015
- Roma
Durante la lecture, verrà proiettato in anteprima un estratto del documentario The Destruction of Memory, tratto dal libro di Bevan The Destruction of Memory: Architecture in War (Reaktion Books, 2006), diretto da Tim Slade e prodotto da Vast Productions USA che sarà poi presentato ufficialmente a New York all’inizio del 2016.
Nel libro, Bevan descrive come la distruzione del patrimonio architettonico di un popolo o di una nazione diventi lo strumento di epurazione dell’identità culturale. Tra i molti temi affrontati, l’autore si sofferma sugli attacchi nazisti all’architettura ebraica, sulla cancellazione e successiva ricostruzione di Varsavia, sul bombardamento di Dresda e sulla guerra in Bosnia. Partendo dal libro e dal documentario, Bevan analizzerà gli eventi attuali e le guerre in corso contro il patrimonio architettonico in Medio Oriente.
L’appuntamento con Bevan inaugura la terza edizione del programma di incontri e mostre “Meeting Architecture” della British School at Rome, a cura di Marina Engel, che dal 2013 indaga il rapporto tra architettura e altri processi creativi, considerando come questa interagisca con le arti visive, la storia e l’archeologia, che sono alcuni degli ambiti di ricerca della BSR.
Giunto alla terza edizione, prende il titolo di “Fragments”: concentrandosi sul concetto di frammento – inteso come maceria, casa, oggetto personale, fotografia – rifletterà su quanto la memoria, le emozioni e le ideologie siano costantemente legate alle rovine, agli edifici e a quello che contengono. Partendo da questo assunto, architetti, artisti visivi e storici si alterneranno, da dicembre 2015 a giugno 2017, con l’obiettivo di interpretare il frammento come tentativo per ricostruire l’identità personale e collettiva nelle zone di conflitto, dimostrando come il significato e i ricordi che attribuiamo alle nostre esperienze rimandino ad elementi materici. Inoltre, prendendo spunto dall’attualità, il programma approfondisce gli effetti della distruzione bellica dei monumenti e del patrimonio come volontà di cancellazione e annientamento della memoria delle diverse identità e ideologie culturali.
“Fragments” prevede due mostre e cinque lecture l’anno, presentate da uno studioso o da un critico d’arte o di architettura. Nel 2015-2016 il programma si focalizza sul Medio Oriente, mentre nel 2016-2017 l’attenzione sarà rivolta all’Europa Centrale e all’Europa dell’Est.
giovedì 10 dicembre 2015, h.18.00
Robert Bevan
Cultura, identità e genocidio
presentato da Pippo Ciorra
In collaborazione con: Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Royal Academy of Arts
Con il supporto di: Allford Hall Monaghan Morris, Bennetts Associates, Bryan Guinness Charitable Trust, Cochemé Charitable Trust, John S. Cohen Foundation, Wilkinson Eyre
Media Partner: Architectural Review, Domus
The British School at Rome
via Gramsci 61, Roma