Future Food District

Nel padiglione Expo – in realtà un vero e proprio supermercato – progettato con COOP Italia Carlo Ratti esplora come la tecnologia può cambiare il modo in cui interagiamo con il cibo.

Il Future Food District (FFD) – un padiglione tematico di 7.000 mq progettato dallo studio di design italiano Carlo Ratti Associati, con la catena di supermercati COOP Italia – esplora come i dati digitali potrebbero cambiare il modo in cui interagiamo con il cibo che mangiamo, informandoci sulle sue origini e caratteristiche e promuovendo abitudini di consumo più consapevoli.

“Ogni prodotto ha una sua storia da raccontare”, spiega Carlo Ratti “Oggi, questa informazione raggiunge il consumatore in modo frammentario. Ma in un prossimo futuro, saremo in grado di scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla mela che stiamo guardando: dove è cresciuto l’albero, quanta CO2 ha prodotto, i trattamenti chimici che ha ricevuto, e il suo viaggio fino allo scaffale del supermercato.”

EXPO Milano 2015 Future Food District, project by Carlo Ratti, Direttore - MIT Senseable City Lab e Partner - Carlo Ratti Associati in collaboration with Favero & Milan Ingegneria, Capatti Staubach Landschaftsarchitekte, Systematica, ecoLogicStudio, Cesare Griffa Studio, ENEA e Ceres srl

Il padiglione per Expo 2015 è un vero e proprio supermercato, dove le persone possono interagire con – e acquistare – i prodotti. Il suo interno assomiglia a un magazzino con oltre 1.500 prodotti esposti su grandi tavoli interattivi. Quando le persone scorrono i diversi prodotti le informazioni appaiono sugli specchi sospesi sopra le loro teste. “È come la realtà aumentata senza soluzione di continuità, senza Google Glass o qualsiasi altra interfaccia ingombrante, dove le persone possono incontrarsi e scambiarsi prodotti e idee”, ha dichiarato Andrea Galanti, responsabile del progetto presso Carlo Ratti Associati. “In un certo senso, è come un ritorno al vecchio mercato, dove produttori e consumatori di prodotti alimentari si conoscono e hanno interazioni reali”.

“Ci siamo ispirati a Palomar, protagonista dell’omonimo libro di Italo Calvino, che entra in una Fromagerie a Parigi e pensa di essere in un museo”, aggiunge Ratti. “Dietro ogni formaggio c’è un pascolo di un verde diverso sotto un cielo diverso. Palomar si sente come al Louvre, vede dietro ogni oggetto la presenza della civiltà che gli ha dato forma. Noi crediamo che i mercati di domani ci faranno sentire un po’ come Palomar. Ogni prodotto avrà una storia da raccontare.” Questa maggiore conoscenza dei prodotti può, a sua volta, creare nuovi legami sociali tra le persone. “Pensate a sfruttare la sharing economy e il peer-to-peer per creare una zona di libero scambio dove ognuno può essere sia un produttore che un consumatore – una sorta di Airbnb dei prodotti fatti in casa”, spiega Giovanni de Niederhausern, COO di Carlo Ratti Associati.

EXPO Milano 2015 Future Food District, project by Carlo Ratti, Direttore - MIT Senseable City Lab e Partner - Carlo Ratti Associati in collaboration with Favero & Milan Ingegneria, Capatti Staubach Landschaftsarchitekte, Systematica, ecoLogicStudio, Cesare Griffa Studio, ENEA e Ceres srl

L’esterno del padiglione presenta il più grande plotter del mondo, fatto di bracci meccanici che si muovono lungo due assi, che disegna sulla facciata utilizzando vernice spray di diversi colori e trasformandola in una visualizzazione dinamica dei dati alimentata dai contenuti generati dai visitatori. Anche in questo caso, i flussi informativi aiutano a riconfigurare lo spazio. La piazza esterna espone anche nuovi modi di produrre cibo, quali i sistemi verticali idroponici per la coltivazione di ortaggi e la raccolta di alghe e insetti. “Tali progressi nell’agricoltura urbana potrebbero davvero trasformare gli spazi urbani sottoutilizzati in aree produttive”, aggiunge de Niederhausern. “Se l’agricoltura urbana riuscisse a trovare il modo di essere presente in grandi centri urbani, i suoi effetti potrebbero essere dirompenti in termini di promozione di nuove relazioni tra i cittadini e la natura.”

Ratti ribadisce che obiettivo del Padiglione è usare il design per sperimentare diverse modalità di interazione. “Questo progetto è un esperimento”, conclude Ratti. “Alcune parti sono più compiute rispetto ad altre. Tuttavia, il nostro obiettivo è quello di esporre le nuove forme di interazione con il cibo alle centinaia di migliaia di visitatori di Expo, che possono a loro volta fornire il loro feedback. Come sosteneva Alan Kay, ‘Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo’; tale sforzo dovrebbe avvenire in modo collaborativo.”

EXPO Milano 2015 Future Food District, project by Carlo Ratti, Direttore - MIT Senseable City Lab e Partner - Carlo Ratti Associati in collaboration with Favero & Milan Ingegneria, Capatti Staubach Landschaftsarchitekte, Systematica, ecoLogicStudio, Cesare Griffa Studio, ENEA e Ceres srl
EXPO Milano 2015 Future Food District, project by Carlo Ratti, Direttore - MIT Senseable City Lab e Partner - Carlo Ratti Associati in collaboration with Favero & Milan Ingegneria, Capatti Staubach Landschaftsarchitekte, Systematica, ecoLogicStudio, Cesare Griffa Studio, ENEA e Ceres srl
EXPO Milano 2015 Future Food District, project by Carlo Ratti, Direttore - MIT Senseable City Lab e Partner - Carlo Ratti Associati in collaboration with Favero & Milan Ingegneria, Capatti Staubach Landschaftsarchitekte, Systematica, ecoLogicStudio, Cesare Griffa Studio, ENEA e Ceres srl


Future Food District, Expo Milano 2015
Concept: Senseable City Lab, Massachusetts Institute of Technology
Progetto architettonico e degli interni: Carlo Ratti Associati
Progetto paesaggistico: Capatti Staubach Landschaftsarchitekte
Studio dei flussi pedonali: Systematica
Progetto con le alge: ecoLogicStudio
Progetto della vertical farm: ENEA, Ceres, Lucchini Idromeccanica
Progetto grafico: Studio FM Milano
Installazione interattiva: Avanade, dotdotdot
Integrazione dei sistemi: Accenture
Committente: Expo Milano 2015
Partner: COOP Italia
Area: 7.000 mq
Completamento: 2015