Eat Art in transformation

Il m.a.x. museo di Chiasso celebra l’opera di Daniel Spoerri che con la Eat Art avviò una riflessione critica sui principi della nutrizione, in rapporto al valore spirituale dell’uomo.

Daniel Spoerri, <i>Sevilla-Serie No.11, “eaten by...„, assemblaggio</i>, 1991,  Ø 140 x 80 cm, © Rita Newman

Attraverso la poetica dell’artista svizzero Daniel Spoerri (1930) la mostra al m.a.x. museo intende illustrare in maniera giocosa e rivolta a un vasto pubblico l’attrazione continua dell’umanità nei confronti dell’epocale tema del cibo, visto come interfaccia fondamentale fra arte e vita.

In mostra saranno presenti quasi duecento opere, fra cui i famosi “assemblaggi” / tableaux-pièges, sculture, collage, lettere, manifesti, volantini, riviste, menù, litografie, i curiosi e ironici schizzi, e la scultura-biscotto a forma di donna (Angelo di panforte con glassa) alta 1,20 m proveniente dall’Archivio Francesco Conz, Graz.

Daniel Spoerri, <i>Quadro trappola dalla valigia di Fluxus</i>, 1973, oggetto pop-up di carta stampata, 68 x 68 cm, Biblioteca nazionale svizzera, Gabinetto delle stampe: archivio Daniel Spoerri
In apertura: Daniel Spoerri, Sevilla-Serie No.11, “eaten by...„, assemblaggio, 1991, Ø 140 x 80 cm, © Rita Newman. Sopra: Daniel Spoerri, Quadro trappola dalla valigia di Fluxus, 1973, oggetto pop-up di carta stampata, 68 x 68 cm, Biblioteca nazionale svizzera, Gabinetto delle stampe: archivio Daniel Spoerri

La prima sezione della mostra presenta gli elaborati riferiti alla sperimentazione dell’iniziale periodo artistico di Spoerri legato alla rivista Material (1955–1961), cui seguono i multipli cinetici e ben 25 importanti Edizioni MAT (Multiplication d’Art Transformable) – non solo di Spoerri, ma anche di Arman, Man Ray, Dieter Roth, Karl Gerstner, Jean Arp, Christo, Jean Tinguely, Bernhard Luginbühl, Meret Oppenheim e molti altri. Nella seconda e terza sala si trovano i celebri tableaux-pièges, assemblages di oggetti di uso quotidiano fissati a supporti e ribaltati nell’orientamento. In questo senso al m.a.x. museo sono esposte opere significative di Spoerri dei primi anni Sessanta; una di queste è stata creata a Tegna (Locarno) e intitolata Grosses Auto Spaghetti, unitamente alle famose scarpe con il pane. A tali opere sono accostate le inconsuete sculture in bronzo, gli Incubi magri.

Daniel Spoerri, Darm-Bild 1, 2000, 60 x 35 x 8 cm, © Kunststaulager Spoerri

La mostra espone anche al pubblico, per la prima volta, la sezione grafica di Daniel Spoerri, con importanti documenti d’archivio provenienti dalla Biblioteca nazionale svizzera a cui Spoerri aveva donato, nel 1996, il suo archivio cartaceo, fra cui la “corrispondenza Duchamp-Spoerri”. In questa specifica sezione presente a Chiasso si può comprendere il concetto di “arte moltiplicata” con la creazione dei multipli per la diffusione democratica dell’arte.

In occasione di Expo Milano 2015 Daniel Spoerri ha realizzato un’opera appositamente per il Padiglione svizzero che sarà presentata domenica 17 maggio. Intitolata Meissen Porzellan Puzzle, l’opera in porcellana di Meissen è composta da 36 formelle.

Daniel Spoerri, Cin Cin, 2009 © Kunststaulager Spoerri


fino al 30 agosto 2015
Daniel Spoerri
Eat Art in transformation

a cura di Susanne Bieri, Antonio d’Avossa, Nicoletta Ossanna Cavadini
m.a.x. museo
via Dante Alighieri 6, Chiasso