Akon City era stata immaginata come una smart city avveniristica sulla costa del Senegal, con un budget complessivo stimato in 6 miliardi di dollari. Il masterplan, firmato dall’architetto libanese-americano Hussein Bakri (studio Bakri & Associates di Dubai), prevedeva la trasformazione del villaggio costiero di Mbodiène – a circa 100 km a sud di Dakar – in un centro urbano d’avanguardia. Grattacieli dalle forme futuristiche, quartieri hi-tech alimentati da energie rinnovabili, infrastrutture avanzate e perfino una criptovaluta locale (Akoin) figuravano tra gli elementi principali del progetto, promosso dalla popstar senegalese-americana Akon con il sostegno delle autorità nazionali e l’ambizione di creare un hub pionieristico per l’Africa occidentale.

Come racconta Bloomberg, a cinque anni dall’annuncio, però, di Akon City restano solo i rendering e una pietra inaugurale: i cantieri non sono mai realmente partiti e i finanziamenti promessi non si sono concretizzati. Dopo ripetuti rinvii e scadenze disattese, le autorità hanno deciso di voltare pagina. Nei giorni scorsi, il governo senegalese ha ufficialmente cancellato il progetto, revocando la quasi totalità dei terreni che erano stati concessi all’iniziativa.
Al posto della smart city fantasma sorgerà ora un progetto a vocazione turistica. L’agenzia statale Sapco, responsabile dello sviluppo del litorale, ha presentato un piano alternativo per Mbodiène: un resort integrato del valore di 1,2 miliardi di dollari, con strutture alberghiere, porto turistico, residenze e un lungomare attrezzato. Il governo ha già stanziato una quota iniziale e punta ad attrarre capitali privati per coprire il resto dell’investimento.
Akon, tuttavia, non esce completamente di scena. Il cantante e imprenditore manterrà circa 8 ettari all’interno dell’area e collaborerà con Sapco per sviluppare su quel terreno un’iniziativa turistica più contenuta, coerente con il nuovo piano. Alcune autorità locali ipotizzano che elementi della visione originaria – come l’impiego di energie rinnovabili – possano essere parzialmente integrati. Nel frattempo, Akon – noto anche per progetti legati all’elettrificazione solare nei villaggi rurali africani – ha rivolto l’attenzione ad altre iniziative imprenditoriali.
Immagine di apertura: courtesy Hussein Bakri/BAD Consultant/Semer Group