Il rame e la casa

Il 10 marzo alla Triennale di Milano sono stati premiati i giovani designer vincitori del concorso internazionale “Il Rame e la Casa”, promosso dall’Istituto Italiano del Rame.

Il concorso “Il Rame e la Casa”, promosso dall’Istituto Italiano del Rame (IIR) in collaborazione con European Copper Institute, ha premiato i giovani designer vincitori della quinta edizione.

I partecipanti, divisi in due diverse categorie, hanno presentato progetti che hanno esplorato le varie aree d’impiego del rame e delle sue leghe, dal design di arredo a oggetti per la riabilitazione di soggetti con difficoltà psico-motorie.

Liuba Campolo, Cover – Come Verde Rame: la giuria ha scelto all’unanimità Cover, acronimo di “come verde rame”, progetto di un sotto vaso e sostegno per piante, riconoscendo in esso una corretta e serrata analisi delle proprietà chimiche del rame, che giungono alla proposta di un sistema di “agopuntura” per vegetali. La forma in cui tali funzioni si esprimono appare semplice ed efficace

I circa 200 elaborati in gara sono stati valutati da una giuria composta da: Marco Ferreri, architetto, Roberto Paoli, architetto e designer e Marco Romanelli, architetto e critico del design. Parametro fondamentale per la scelta dei vincitori è stata la sperimentazione di nuovi utilizzi di un materiale “antico”, ma oggi più che mai attuale.

I progetti vincitori o premiati con una menzione speciale si sono distinti grazie alla capacità di arricchire di nuovi significati e utilizzi il rame, sfruttandone le proprietà chimiche, la duttilità per la realizzazione di forme e strutture evocative e le proprietà anti-batteriche per oggetti dalla forte componente sociale.

Renato Scicchitano, Igea – Tornare a Stare Bene: la giuria ha scelto all’unanimità il progetto per la forte componente sociale esplicitata attraverso la definizione di strumenti da destinarsi alla rieducazione di soggetti malati o colpiti da limitazioni psico-motorie. Le forme proposte, oltreché attentamente studiate dal punto di vista fisioterapico, appaiono particolarmente incisive

Per la categoria professionisti il primo premio è stato assegnato alla designer Liuba Campolo con il progetto Cover – Come Verde Rame, mentre il secondo premio è andato al designer Francesco Costacurta con Delizie d’Italia. Degni di una menzione speciale in questa categoria sono: l’olandese Ruben Johan Der Kinderen con Blow Vases, il tedesco Oleg Igoreviĉ Pugachev con Bobino Side Table, Antonio Gramegna con Sculturine, lo spagnolo Daniel Martinez con The New Tin Can Phone e Valeria Zingaretti con Tombolo.

Per la categoria studenti, ha ricevuto il primo premio Renato Gregorio Scicchitano con il progetto Igea – Tornare a Casa dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.) di Roma. Una menzione speciale va alla tedesca Saskia Hübner della Fachhochschule Münster – University of Applied Sciences con 0,005% e all’italiano Giulio Comandini all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.) di Roma con Bernacca – Stazione Meteorologica.

Novità di questa edizione è la targa assegnata alla scuola, che tra i vari istituti partecipanti, ha meglio interpretato il tema del concorso, sfruttando in modo appropriato le proprietà del rame e delle sue leghe, conferita all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.) di Roma.

Liuba Campolo, Cover – Come Verde Rame
Francesco Costacurta, Delizie d’Italia
Francesco Costacurta, Delizie d’Italia
Ruben Johan Der Kinderen, Blow Vases
Oleg Igoreviĉ Pugachev, Bobino Side Table
Antonio Gramegna, Sculturine
Daniel Martinez, The New Tin Can Phone
Valeria Zingaretti, Tombolo
Renato Scicchitano, Igea – Tornare a Stare Bene
Saskia Hübner, 0,005%
Giulio Comandini, Bernacca – Stazione Meteorologica