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Domus presenta l’ampliamento della Glasgow School of Art di Steven Holl, l’intervento di Smiljan Radic per il Museo di Arte precolombianana a Santiago del Cile, il Friendship Centre, in Bangladesh di Kashef Chowdhury. Fa il punto sul Salone del Mobile e visita la mostra di Bill Viola a Parigi.

Nel numero di maggio Domus affronta, con l’editoriale, la delicata questione della critica di architettura.

Domus visita l’ampliamento della Glasgow School of Art di Steven Holl e l’estensione di Smiljan Radic del Museo Cileno di Arte precolombiana, all’interno di un edificio ottocentesco, a Santiago del Cile; poi va a Gaibandha, in Bangladesh per raccontare il Friendship Centre di Kashef Chowdhury inserito in un ambiente eminentemente agricolo, quindi visita l’edificio per appartamenti di Buchner Bründler Architekten a Basilea. Mentre di Hans Kollhoff analizza l’innovativa tecnica di costruzione di facciata che minimizza le fughe. In occasione delle mostre a loro dedicate pubblica: di Hans Hollein un testo programmatico accompagnato da materiali d’archivio e disegni inediti e di Giulio Minoletti l’appello, lanciato nel 1948, perché la critica di architettura trovasse spazio sulla stampa dell’epoca. In “Questioni di design” fa il punto sul Salone del Mobile con le opinioni dei designer, architetti e critici: Antonio Citterio, Pierre-Alain Croset, Lorenzo Damiani, Manolo De Giorgi, Beppe Finessi, Giacinto Di Pietrantonio, Paolo Rizzatto, Marco Romanelli, Federica Zanco. Domus prosegue l’indagine sulle scuole di architettura guardando, questo mese, al nord Europa. Paolo Fusi ci parla di come affronta la progettazione dei singoli edifici e degli spazi pubblici nella didattica della sua cattedra di Progettazione Urbana alla nuova HafenCity University di Amburgo e Karl Otto Ellefsen, rettore della Scuola di Oslo, traccia i punti salienti di un modo d’insegnare che punta sulla stretta collaborazione tra docenti di ambiti umanistici e scientifici. Angela Vettese legge la tripla mostra di Ettore Spalletti in tre diversi musei italiani, e poi a Parigi, Domus visita la grande retrospettiva di Bill Viola al Grand Palais. Nel feedback si racconta la Toronto di George Baird, infine l’elzeviro di Vincenzo Trione analizza la città contemporanea, diventata un luccicante oggetto di consumo.