Il centro artistico Alik Cavaliere (1926-1998) ha sede in quello che è stato il suo studio per oltre trent’anni, cioè dal 1964 fino alla morte dell’artista, a ridosso di uno spazio chiuso: un “piccolo, ordinato cortile a grossi ciottoli, dove, secondo il costume milanese, si raccoglie la vita” (Aldo Rossi). È infatti nel cortile che Cavaliere amava lavorare alle sue sculture nei mesi caldi e parallelamente curava i suoi alberi da frutta e il proprio orto. Dalla natura, scultura vivente, traeva i calchi in cera degli elementi costitutivi, talvolta simbolici o mitologici, dei suoi lavori in bronzo o in ferro: cardi, foglie, rami di albicocco, melo, fico etc. a volte accostati a figure umane straniate di chiara matrice surrealista.
Alik in wonderland
Nell'ambito del Fuorisalone, l'installazione multimediale curata da Francesca Molteni e Margherita Palli valorizza l’opera del grande scultore Alik Cavaliere, proprio nel cortile in cui amava lavorare.
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- Manuel Orazi
- 11 aprile 2013
Non a caso è stato Arturo Schwarz fra i primi a interessarsi all’opera di Cavaliere dapprima in veste di gallerista quindi in quella di storico e critico d’arte. Basti ricordare lo splendido volume di Guido Ballo e Ugo Mulas pubblicato dalla Galleria Schwarz nel 1967 in cui Ballo, collega di Cavaliere all’Accademia di Brera, a proposito della sua opera scrive che “un’aria di città incantata, morta, sovrasta con lucidità metafisica”; e ancora “Alik persegue sempre effetti di groviglio psichico, dove la boscaglia, gli sterpi, i rami secchi non hanno valore autonomo: sono momenti psichici di un intrico, che resta il vero tema delle immagini”.
Ed è propriamente questo intrico che Francesca Molteni e Margherita Palli (ex allieva di Cavaliere) hanno voluto accentuare mescolandovi il Lewis Carroll di Alice nel paese delle meraviglie e di Attraverso lo specchio, “libri per bambini, preferibilmente per bambine” secondo Gilles Deleuze, perché ricchi di parole insolite, esoteriche, griglie, codici e decodificazioni, disegni e fotografie, di un contenuto psicanalitico profondo, di un formalismo logico e linguistico esemplare.
Ecco allora materializzarsi un grande specchio con cornice metallica di Cavaliere ad accogliere gli spettatori e poi gli orologi a pendolo Mirror di Diamantini & Domeniconi di Fossombrone fino ad arrivare nel cortile dove un ulteriore intrico di vele in I-Mesh - un innovativo intrico a tramatura regolabile e schermante per l’architettura prodotti da Sailmaker di Numana - verranno animate dalle proiezioni di alcuni personaggi carrolliani disegnati da Ghila Valabrega e da un concerto di Burnt Friedman questa sera alle 19:00.
Alik in Wonderland
Centro Artistico Alik Cavaliere
via Edmondo de Amicis, 17, Milano
Dal 9 al 14 aprile 2013
17.00 - 22.00
Dal 15 al 19 aprile 2013
16.00 - 20.00