Lo studio di architettura DAP e l'architetto Paola Giaconia sono gli autori del nuovo Centro Culturale Roberto Gritti di Ranica, che si propone di donare al proprio territorio nuovo impulso architettonico e culturale. Intitolato a
uno dei fondatori della musica folk bergamasca, il centro culturale esprime e veicola un contenuto sociale significativo
nell'attuale panorama della cultura italiana.
Realizzato in poco più di due anni, e di recente inaugurato, rappresenta una nuova icona territoriale e ha già
generato le premesse per una possibile riorganizzazione urbana.
Con questa architettura, il borgo di origine medievale è connesso al nuovo fulcro contemporaneo, confermando, fra l'altro, il ruolo della cultura nel ripensamento degli spazi e dei simboli della
comunità. "Il Centro è pensato per essere un catalizzatore della vita urbana: da un lato laboratorio di formazione e
informazione, dall'altro nuova piazza per incontrarsi, comunicare, consolidare nei cittadini un senso di appartenenza
al proprio territorio", spiegano gli autori del progetto.
Situato in una zona di passaggio fra il paese e la sua area di espansione, l'edificio costituisce un perno fisico di
snodo urbano. Con la sua immagine netta e pulita, con le sue sfumature cromatiche tenui ma alternative rispetto
al panorama edilizio circostante, il centro culturale scuote stilisticamente il paesaggio urbano.
"Se storicamente la piazza è definita dai limiti visivi e fisici degli edifici che la circoscrivono", raccontano gli architetti, "con questo progetto si è cercato di ibridare la netta distinzione tra il pieno e il vuoto aprendo l'edificio pubblico alla vita della città e quindi accogliendo i flussi di attraversamento pedonali che penetrano fin dentro la massa edilizia, sollevata dal suolo".
DAP studio + Paola Giaconia: Centro culturale
Il nuovo edificio che ospita la biblioteca civica, un auditorium, una scuola per l'infanzia e vari spazi per la cultura e il tempo libero, rappresenta una nuova icona territoriale e ha già generato le premesse per una possibile riorganizzazione urbana.
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- 04 marzo 2013
- Ranica
L'edificio, che ospita la biblioteca civica, un auditorium, una scuola per l'infanzia e vari spazi per la cultura e il tempo libero, è caratterizzato da due volumi sovrapposti che nel loro cuore si aprono verso una corte interna, capace di catalizzare luce naturale e vita urbana. L'architettura ospita nel suo grembo una nuova piazza, un nuovo luogo di incontro all'aperto per i cittadini. In questo senso il centro culturale è anche un progetto di suolo, frutto di un pensiero che intende creare legami con la città a partire dalla sua quota zero, dal suo disegno in pianta, dalle sue tracce generatrici.
Il volume più basso si mostra vetrato, trasparente, denunciando all'esterno le attività svolte all'interno e sollecitando
la curiosità e la partecipazione dei cittadini. Quello più alto poggia sul primo e interpreta il ruolo del segnale urbano
ricorrendo a una sequenza di lastre di policarbonato alveolare colorato e leggermente opaco, attraverso il quale è
possibile intuire, in profondità e in modo sfumato, le sagome delle persone.
Gli interni, candidi e sobri, rivelano un'articolazione e una complessità che donano dinamicità all'ambiente e alle
attività che in esso si svolgono. "Nell'ampio spazio a doppia altezza della biblioteca", spiegano gli autori, "le diverse
aree funzionali appaiono come volumi indipendenti e di differente altezza, collegati da passerelle in quota e tutti in
forte rapporto visivo con lo spazio esterno del patio centrale".
Ancora una volta, come per l'esterno, è uno "scenario urbano" che i progettisti vogliono ricreare, in questa occasione attraverso l'organizzazione distributiva. Uno scenario pulsante, quindi, animato, vissuto, con una griglia di percorsi popolata da maglie di connessione concepite come luoghi urbani da attraversare ma anche da vivere come momento di pausa e di incontro.
DAP studio + Paola Giaconia: Centro culturale Roberto Gritti
Progettisti: DAP studio (Elena Sacco, Paolo Danelli) + arch. Paola Giaconia
Collaboratori: Pasquale Gallo, Alessia Mosci, Laura Tagliabue, Paolo Vimercati
Strutture: ing. Davide Arrigoni
Impianti: Milanoprogetti S.p.A.
Direzione lavori: arch. Silvano Armellini, arch. Bruno Sciola
Imprese: Edil Emmeti srl - Bergamo (opere edili); Caslini sas - Bergamo (impianti meccanici); Dragoimpianti srl - Bergamo (elettrico e illuminazione); Biblio sas - Treviso (arredamento)
Costi edificio: € 2.800.000
Costi opere esterne: € 300.000
Costi illuminazione: € 150.000
Costi arredo: € 170.000
Programma: biblioteca civica: 850 mq; asilo nido: 370 mq; auditorium: 230 mq; scuola di danza e scuola di teatro: 310 mq; bar: 50 mq; parcheggio interrato; magazzini comunali
Completamento: 2010