"Collezionare è come raccogliere oggetti portati a riva in un posto sulla spiaggia e quel posto
sei tu. Quando poi muori, tutto sarà di nuovo portato via".
Damien Hirst
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, continua la sua ricerca sul tema del
collezionismo e presenta per la prima volta in Italia, una selezione di opere dalla
Murderme collection, la collezione privata di Damien Hirst.
Freedom not Genius, curata da Elena Geuna, intende approfondire la personalità stessa
di uno degli artisti viventi più noti al mondo.
"Tra gli obiettivi della Pinacoteca Agnelli vi è lo studio delle diverse tipologie di
collezionismo e questa mostra si interroga sul significato delle opere collezionate
rispetto alla poetica dell'artista stesso. La collezione di Damien Hirst è un'indagine
su come gli oggetti che lo circondano influenzano il suo lavoro e su come il suo
lavoro influenza le cose di cui si circonda," spiega Ginevra Elkann, Presidente della
Pinacoteca Agnelli.
Damien Hirst ha iniziato a collezionare alla fine degli anni Ottanta, scambiando
sue opere con quelle di artisti amici che con lui formavano il gruppo Young British
Artists, gettando le basi di una delle più interessanti collezioni di arte al mondo.
La collezione Murderme ha continuato poi ad ampliarsi negli ultimi tre decenni
con l'acquisizione di una sorprendente varietà di opere d'arte e tipologie di oggetti
realizzati con tecniche e materiali diversi.
Freedom not Genius
Con la mostra "Freedom not Genius", la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue la sua ricerca sul tema del collezionismo e presenta per la prima volta in Italia una selezione di opere dalla Murderme collection, la collezione privata di Damien Hirst.
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- 13 novembre 2012
- Torino
Questa è la seconda volta che la Murderme Collection viene svelata al pubblico. E Damien Hirst racconta che "sono passati sei anni dalla prima mostra di opere della Murderme Collection e sono davvero entusiasta che ce ne sia un'altra. La collezione è stata importante per me fin dall'inizio; ho sempre detto che è come fare una mappa della vita di qualcuno e questa mostra svela la mia evoluzione sia come collezionista che artista. È bello poter esporre molti dei miei artisti preferiti insieme, e credo che "Freedom not Genius" riveli molto di me, in un modo che normalmente non si vedrebbe. Raccogliere queste opere in un unico spazio, quando appartengono a epoche e luoghi così diversi è incredibile e sicuramente dice qualcosa su quello che è rimasto importante per l'umanità, gli artisti e per me". Per la mostra a Torino sono state scelte opere di 50 artisti, tra cui Franz Auerbach, Francis Bacon, Alberto Giacometti, Mario Merz, Bruce Nauman, Richard Prince e Andy Warhol, che saranno in dialogo con artisti della generazione successiva, tra cui Banksy, John Currin, Tracey Emin, Angus Fairhurst, Sarah Lucas and Rachel Whiteread.
Partendo da Nature morte au crâne et pot di Pablo Picasso, una contemporanea
Wunderkammer ospiterà una raccolta di memento mori, tema che ripercorre tutta
la collezione Murderme. Maschere funebri, reperti antichi e dipinti di vanitas
settecenteschi, fotografie vintage e calchi di teschi di epoche diverse, mettono in
evidenza l'ossesione e il fascino di Hirst per la morte.
10 novembre 2012 – 10 marzo 2013
Freedom not Genius
Pinacoteca Agnelli
Lingotto, via Nizza 230, Torino