Il progetto firmato da RDAI, studio di architettura parigino responsabile del concept delle boutique Hermès nel mondo, valorizza lo spazio con finiture pregiate come la pietra beige utilizzata per il pavimento della prima sala e il parquet in bamboo che riveste le scale e gli ambienti del piano rialzato. Come un segno distintivo, un sottile fil orange luminoso scorre lungo il pavimento del corridoio, risale sulla parete di fondo e prosegue sul soffitto, invitando il visitatore a scoprire il cuore dello showroom. Protagonista dello spazio in via Pisoni è l'universo Maison di Hermès, che ha visto il suo debutto a Milano al Salone Internazionale del Mobile 2011. Gli arredi della collezione Métiers disegnati da Enzo Mari e quelli della collezione Matières disegnata da Antonio Citterio si affiancano alle riedizioni di Jean-Michel Frank concepite negli anni Trenta e tuttora attuali nella loro eleganza essenziale. Creazioni fedeli allo spirito artigiano di Hermès, che interpretano in modo contemporaneo i valori di funzionalità e di comfort propri della maison. Grande attenzione è rivolta ai materiali e all'accuratezza delle loro lavorazioni, che si scorge nelle cuciture sellier – il punto sellaio caratteristico della maison - e nelle finiture come l'asticage, tecnica utilizzata dagli artigiani degli atelier del cuoio per rinforzare i bordi delle borse.
Hermès Maison a Milano
Hermès ha inaugurato il primo showroom in Italia dedicato all'universo Maison, progetto di RDAI.
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- 09 dicembre 2011
- Milano
Mobili d'uso antico, come il divano da conversazione, la méridienne da relax e la poltrona da lettura di Antonio Citterio trasmettono un'intimità décontracté. Quercia grigia, noce Canaletto, pelle. Materiali affini per sensualità, superfici da accarezzare. Nell'angolo studio, lo scrittoio e la sedia di Enzo Mari rivestiti in taurillon hanno forme pure, come il mobile portaoggetti dall'ovale intarsiato. La sedia Sellier di Denis Montel e Eric Benqué è l'oggetto emblema della collezione, interamente rivestita in pelle o in toile H, incarna l'abilità del mastro-sellaio. Un piano rialzato movimenta lo spazio e conduce agli ambienti interni. Il tavolo di Enzo Mari con top in marmo Emperador e gambe rivestite in cuoio domina l'area espositiva dedicata alla collezione di tessuti d'arredo, di papier-peint e di tappeti, con cui Hermès completa la sua proposta per la casa. Attingendo a un generoso patrimonio di narrazioni, Hermès fa rivivere la sua tradizione di illustratore e colorista. Come un grande affresco a tutta parete, la carta da parati Pêle-mêle disegnata da Philippe Dumas rievoca con humour giocoso la storia equestre della maison mentre il disegno Herringbone di Nigel Peake interpreta in versione contemporanea e delicata il classico spigato. I motivi illustrati, grafici, uniti e falsi uniti della collezione tessile prodotta in joint-venture con Dedar si declinano su fibre preziose come la seta, il velluto e il cachemire. Seta annodata a mano anche per i tappeti, con motivi astratti.
Un ultimo ambiente raccolto conclude la visita. Creazioni intramontabili evocano artigianalità preziose, come i tavolini in intarsio di paglia di Jean-Michel Frank o le sedute pieghevoli della collezione Pippa disegnate da Rena Dumas. Sullo sfondo, un'intera parete è dedicata alla collezione Art de la table. Nei decori dei servizi da tavola in porcellana è racchiuso l'universo delle citazioni Hermès: un immaginario di viaggi e culture di paesi lontani, dall'arabeggiante Balcon de Guadalquivir al nuovo Bleus d'Ailleurs, passando per Cheval d'Orient e il fiabesco Les Maisons Enchantées.