Anna Gong (design Alessandro Mendini, 2011) è il re-design di uno storico prodotto di Alessi, l'"art. 898", disegnato negli anni '60 dall'Ufficio Tecnico Alessi e sviluppato su indicazioni di Carlo Alessi, allora Direttore Generale dell'azienda.
Omaggio di Mendini a uno dei best seller di quegli anni, Anna Gong è una piccola scultura, il famoso volto-icona mendiniano, che nasconde un'alzata multipla per il servizio in tavola. Per trasformare Anna Gong in una alzata occorre semplicemente sollevare una parte della "capigliatura" che funge da blocco e ruotare in successione i tre piani.
Alzata pieghevole in acciaio inossidabile 18/10 con decoro
Pierre Charpin, esponente di rilievo del design francese contemporaneo, si confronta con uno degli archetipi del Paesaggio Casalingo di Alessi.
Già autore del contenitore a scomparti per bustine di zucchero o tè del 2007, Charpin ci regala una versione contemporanea dei classici vassoi "a galleria" del Sette-Ottocento.
Il cestino PCH02 e il vassoio PCH04 appaiono come due recinti realizzati rispettivamente con 104 e 144 elementi verticali, collegati alla sommità da una cerchiatura che corre lungo il bordo dalla quale sporgono per qualche millimetro.
Alessi al Macef
Tre nuovi progetti firmati Pierre Charpin, Alessandro Mendini e Andrea Morgante.
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- 01 settembre 2011
- Milano
Andrea Morgante è il giovane e fedelissimo assistente di Jan Kaplicky che lo ha affiancato durante le fasi di progettazione del Servizio da tè e caffè per Tea & Coffee Towers (2003) del Servizio da tavola Bettina (2008) e delle posate in plastica Zlin (2010). Il contenitore che viene presentato, metà vassoio metà centrotavola, può essere considerato come una delle sue opere prime come designer indipendente. Una vera sfida progettuale e tecnica che nelle intenzioni del progettista vuole proporre un ripensamento del concetto abitualmente applicato alla lavorazione di questa tipologia di oggetti. Nei centrotavola e nei vassoi il consolidamento della forma viene infatti abitualmente ottenuto con la lavorazione del bordo perimetrale. Nel caso di Megaptera le nervature sono invece posizionate nella parte centrale del pezzo, un ribaltamento che non solo propone una nuova soluzione progettuale, ma la risolve brillantemente con un forte e riconoscibile segno espressivo.