Piet Hein Eek: arredi grezzi in ferro e legno

Materiali grezzi e scarti industriali caratterizzano i nuovi arredi sovradimensionati del designer, imprenditore e produttore olandese.

Focalizzato come sempre sui materiali e sul riuso di vecchi oggetti industriali l'olandese Piet Hein Eek confessa di essere arrivato al Salone con un po' di affanno, cercando di sfruttare il poco tempo lasciato dal progetto che l'ha impegnato per l'intero anno, da febbraio a ottobre, e cioè la ristrutturazione del suo studio di Eindhoven, un'enorme capannone industriale un tempo della Philips. "Tutta la mia energia l'ho messa in questo progetto e molte delle cose che presento qui sono più o meno strettamente collegate. Sono fatte di materiali di scarto e oggetti che ho trovato lì", ci racconta Piet. Come, per esempio, una serie di enormi tubature in ferro a soffitto trasformate in divano e poltrona ("Abbiamo riempito 10 container di tubi e ne abbiamo ancora cinque" precisa il designer olandese). Alla fine, dunque, la causa che gli ha impedito di preparare dei nuovi oggetti per il Salone ha finito per essere anche la principale fonte di ispirazione. "Prima di trasferirmi avevo anche acquistato un enorme stock di legname", racconta ancora. Che qui vediamo trasformato in panchina e poltrona.

Al centro della stanza, invece, un mobile estremamente rifinito si muove come un serpente nello spazio. Nasce da un progetto precedente, il bancone di un negozio di abbigliamento, che si può comporre a piacere, creando forme diverse. "È piuttosto astratto ed è in contrasto totale con i materiali grezzi e di recupero che gli stanno intorno", aggiunge Piet. All'interno, ci sono alcune ceramiche, mentre sopra il tavolo sono appoggiati i vetri creati per il Glass Museum in collaborazione con alcuni soffiatori di vetro africani. ES