Il Rautenstrauch-Joest-Museum espone la sua vasta collezione etnografica con una nuova concezione dei contenuti in una sorprendente sistemazione scenografica. Dopo una gara d'appalto condotta in tutta Europa nel 2003 l'incarico di concepirne il progetto è stato affidato all'Atelier Brückner. L'obiettivo era creare un Gesamtkunstwerk che si fondasse sull'interazione armonica tra forma e contenuto con gli elementi spaziali, grafici, luminosi e linguistici del progetto. Ne sono risultati degli spazi scenografici, ricchi d'intensità e di magia.
Museo etnografico di Colonia
Il design di Atelier Brückner dell'allestimento per il Rautenstrauch-Joest-Museum, Culture del mondo da poco inaugurato
View Article details
- 28 dicembre 2010
- Colonia
"Le persone nei loro mondi" è il titolo del percorso tematico proposto al visitatore attraverso l'esposizione, che si svela e si mostra in narrazioni spaziali differenziate su un'area di 3.600 metri quadrati. Circa 2.000 pezzi sono collocati in spazi a tema, a ciascuno dei quali è stato dato un suo scenario: "Vogliamo che l'esposizione parli, che racconti storie che colpiscano il visitatore e creino un'esperienza che gli rimanga in mente per molto tempo", dichiara Uwe R. Brückner, che ha elaborato la drammaturgia narrativa della nuova esposizione permanente insieme con il suo gruppo multidisciplinare. Un panopticon di temi coerenti, creato dallo straordinario repertorio del museo, fornisce un'esperienza di autenticità, mentre la scenografia arricchisce di un'espressione tridimensionale i temi delle culture messe a confronto nei vari spazi.
Il visitatore vive l'esposizione come una sequenza dinamica di singoli capitoli che danno accesso alle varie "Culture del mondo". In totale nove temi si sviluppano a partire da due capisaldi principali: "Comprendere il mondo" e "Dar forma al mondo". La transizione tra i due consiste in uno spazio narrativo gestito secondo modi teatrali, fatto di porte. Il complesso di gamelan riccamente presentato organizza il percorso. I punti forti dell'esposizione sono lo spazio intitolato "La morte e la vita successiva", illuminato da luce accecante e celato dietro sipari di fili, e la Stanza europea, con il suo apparato di media interattivi. Il "museo nel museo" assume come tema lo stesso lavoro museale. Bene in vista al di là di una grande vetrata che dà sul Neumarkt un silo per la conservazione delle patate dolci decostruito costituisce il principale pezzo in mostra e invita il passante curioso a visitare la nuova esposizione permanente.
Nell'atrio il visitatore viene accolto dall'emblema del museo: un serbatoio indonesiano per il riso, accompagnato da schede informative dalle quali si possono avere informazioni complete sull'intero percorso espositivo. Un prologo e un epilogo incorniciano l'itinerario nel museo sotto forma di installazioni spaziali multimediali progettate allo stesso modo. Qui rappresentanti di culture non familiari accolgono i visitatori e più tardi si congedano da loro nella coscienza di essere tutti cittadini di Colonia.