Per la seconda edizione di Vivere Sani, Vivere Bene
Vicenza 2010 – tre giorni di eventi e conferenze sul
tema della salute organizzata dalla Fondazione Zoé
di Vicenza,
cui fa capo Zambon Group – la mostra RESPIRO
investe i luoghi della manifestazione con una serie
di opere che affrontano, sotto diversi punti di vista,
la tematica del respiro e della salute in
generale.
Proponendosi come un itinerario di installazioni
artistiche in diversi spazi della città di Vicenza - la
sede della Fondazione Zoé a Palazzo Bissari, la
Loggia del Capitaniato, il foyer del Teatro Comunale
e lo Spazio Monotono – insieme a una selezione di
billboards (cartelloni) della Collezione Zambon
Group, la mostra prevede video ed audio
installazioni che sviluppano tematiche legate alla
respirazione, all’apnea e all’immersione.
Tra le opere presentate presso lo Spazio Monotono
e la sede della Fondazione Zoé, la video
installazione di Nikos Navridis può essere
interpretata come una grande “scultura che
respira”, un intervento che mira a dare forma
all’invisibile. Attraverso la visualizzazione del
processo del respiro e del suo ritmo, l’artista pone
l’accento sulle possibili forme che possono scaturire
da questa attività basica, comune a tutti gli esseri
umani.
il video The Water Diviner (2008) di Sheba
Chhachhi mostra un elefante – icona della cultura
indiana nella quale è radicato il lavoro dell’artista –
immerso nell’acqua, in apnea. Le immagini
fluttuanti trasmettono l’eleganza dell’animale, ma
anche tutta la sua fragilità. L’artista ha presentato
per la prima volta il suo lavoro in Italia in
occasione della mostra Urban Manners organizzata
da ART for The World nel 2007 e ospitata negli
spazi dell’Hangar Bicocca a Milano.
I Masbedo (Jacopo Bedogni e Nicolò Massazza)
presentano il cortometraggio Distante un padre,
parte del film collettivo Then and Now Beyond
Borders and Differences, prodotto da ART for The
World nel maggio 2010. I registi e videoartisti
trasformano qui il dramma di un sommozzatore in
apnea in una riflessione sui delicati equilibri fra la
vita, la morte e oltre.
Farid Rahimi presenta il video Untitled Movie
(2001-2009), una sequenza di paesaggi di
montagna ripresi con una telecamera "basculante"
che oscilla seguendo il ritmo del respiro dell’artista.
L'orizzonte, reso mobile dall’attività respiratoria,
rappresenta lo spostamento della prospettiva,
l’alternativa: una metafora artistica dell'orizzonte
interiore.
È inoltre presente nella mostra l’installazione
sonora Running Tape, lavoro storico di Vito Acconci
realizzato nel 1969 a New York come parte della
serie dei “tape situation”. Questo lavoro registra i
passi, le parole e il fiato dell’artista durante una
corsa a Central Park.
Nelle foto
dall'alto: Masbedo; Sheba Chhachhi; Stefano
Arienti; Alfredo Jaar; Matt Mullican; Nikos Navridis;
Robert Rauschenberg; Miguel Angel Rios
Respiro, di Adelina von Fürstenberg
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- Elena Sommariva
- 21 ottobre 2010