Damien Hirst torna a lavorare con la Galleria Michela Rizzo nella mostra “Death in Venice” a cura di Valerio Dehò (aperta dal 12 aprile al 31 luglio), realizzando una serie speciale di lavori sul tema della morte: Original the dead, novità assoluta e omaggio personale alla città di Venezia. In mostra, inoltre, oltre venti opere recenti: una serie di sei teschi intitolati Dead, due grandi grafiche Sceptic e Faithles, dove composizioni di farfalle richiamano l’iconografia delle vetrate delle cattedrali europee in un’immagine sospesa tra laicità e fede, un dipinto di grandi dimensioni Beatiful Primal Urges Painting, opera circolare della serie degli spin painting (tele dipinte durante un movimento rotatorio) e ancora, teschi coperti di polvere di diamante.

In queste opere l’artista inglese sembra quasi che si rapporti con i colori e le declinazioni della cultura pop e ancora una volta classicità e glamour vengono uniti in una visione assolutamente contemporanea. E c'è ancora tanto altro, per chi potrà accedere alla preview e al party del 10 aprile 2010 presso Palazzo Mocenigo a Venezia: una grande festa animata da figuranti, violinisti, buon cibo della tradizione veneziana completeranno l'atmosfera settecentesca.

Alcuni lavori di Damien Hirst tratti dalla mostra New Religion, presentata a Venezia durante la Biennale Arti Visive del 2007, saranno presenti a Saint Moritz – Pontresina dall'8 all'11 aprile 2010 presso il Centro Congressi Rondo durante il “Winter Academy of Onchology and dermatologo”. Il tema affrontato da Hirst in questi lavori del 2005 è il rapporto della religione con la scienza e la sovrapposizione di ruoli che è avvenuto nel momento in cui i farmaci e le pillole hanno sostituito, nell'immaginario collettivo contemporaneo, il ruolo salvifico che un tempo era ricoperto dai Santi.

Nelle immagini, dall'alto: Studio Half Skull, face on (without diamond dust), 2009; Lime Green/Raven Black Skull, 2009, 2009; The Golden Calf,2009; Beautiful Primal Urges Painting, 2008.