Si intitola Digital Life la grande rassegna dedicata al futuro
digitale e alle contaminazioni fra tecnologia, nuovi media
ed espressioni artistiche contemporanee, con cui prende
avvio il prossimo 3 marzo 2010 la programmazione del
nuovo spazio pubblico per l'arte e la produzione culturale
contemporanea La Pelanda, restaurato per la città dal
Comune di Roma nell’area dell’ex Mattatoio a
Testaccio.
Digital Life nasce da un’iniziativa della Camera di
Commercio di Roma nell’ambito di un più articolato
progetto focalizzato sull’innovazione tecnologica come
fattore cruciale di sviluppo economico e dedicato al
sostegno delle attività culturali. L’ideazione e
l’organizzazione di Digital Life è a cura della Fondazione
Romaeuropa, istituzione di respiro internazionale, che
proietta - in stretta continuità con i progetti Romaeuropa
Webfactory e Capitale digitale, entrambi in partnership con
Telecom Italia - la sua costante ricerca e monitoraggio
delle diverse forme di creatività italiana ed internazionale
nel nuovo orizzonte digitale, in cui trova piena
realizzazione l’incontro fra tecnologia e arte. Digital Life è
realizzata con il sostegno dell’Assessorato alle politiche
culturali del Comune di Roma e del Macro.
La direzione artistica di Digital Life è affidata a Richard
Castelli che ha selezionato per l’evento espositivo alcuni
fra gli artisti più innovativi del panorama mondiale
contemporaneo: Ryuichi Sakamoto, Shiro Takatani, Jeffrey
Shaw, Ulf Langheinrich, Michel Bruyère, Erwin Redl,
Thomas McIntosh, Emmanuel Madan, Mikko Hynninen,
Julien Maire, Christian Partos, Li Hui.
Gli artisti invitati danno vita con i loro lavori a un percorso
esperienziale inedito e unitario, scandito dal susseguirsi di
installazioni e proiezioni video realizzate con strumenti
tecnologici di ultima generazione, capace di mettere in
luce una concezione avveniristica e multisensoriale
dell’opera d’arte e di suggerire nuove modalità di
coinvolgimento e partecipazione del pubblico. Le opere in
mostra sono tutte presentate per la prima volta in Italia,
se non in anteprima europea o mondiale, o concepite site
specific per lo spazio della Pelanda.
Obiettivo della mostra: accendere i riflettori sulle frontiere
verso cui dirige la contemporaneità, dove tecnologia,
interdisciplinarietà, polisensorialità si intersecano dando
origine a nuovi modi di fruizione dell’arte.
Nell’epoca del “real time”, ovvero della simultaneità, della
diretta assoluta, il futuro delle arti è indissociabile dall’uso
delle nuove tecnologie, invenzioni e formati che sono
destinati a modificare radicalmente il nostro rapporto con
l’opera e a creare nuove esperienze partecipative e
sensibili. L’uso del web, i nuovi sistemi di audiovideo in
3D e gli sviluppi in ambito cinematografico prefigurano
modalità del tutto innovative nella realizzazione artistica e
nella loro fruizione sempre più indirizzata verso
l’immersione multisensoriale. Ricerca scientifica e
tecnologia costruiscono la base per la creatività di domani,
rendendo possibile un più ampio rapporto tra aziende,
università, centri di ricerca e artisti. Ciò che caratterizzerà
l’arte del futuro sarà la capacità di produrre una vertigine
nei punti di riferimento comuni o spostamenti inaspettati
rispetto alla nostra presenza nel mondo e al nostro
sguardo sulle cose.
Immagini dall'alto:
1, 2: AVIE (Advanced Visual Interactive
Environment). Designed by Jeffrey Shaw
3: Ryuichi
Sakamoto, Shiro
Takatani (Japan), Life-fluid invisible inaudible, 2008
4, 5: Thomas McIntosh with
Emmanuel Madan and
Mikko Hynninen (Canada-Germany-Finland),
Ondulation, 2002
Christian Partos (Sweden),
M.O.M. (Multi Oriented Mirror), 2003
6, 7: Erwin
Redl (Austria-USA), Matrix II, 2000
8: Christian
Partos (Sweden), M.O.M. (Multi Oriented Mirror),
2003
Digital life
La Pelanda, MACRO (ex
Macelli), Roma
dal 3 marzo 2010 al 2 maggio 2010
Digital Life, La Pelanda, Roma
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- Elena Sommariva
- 21 marzo 2010