Accostamenti inconsueti, realtà assurde, deformazioni
irreali, proporzioni scombinate: le vetrine del flagship
store
Kartell di via Turati a Milano assumono una veste
onirica e rendono omaggio al surrealismo e al suo
principale rappresentante, René Magritte. Le vetrine si
trasformano in enigmi, il quotidiano muta in maniera tale
da stravolgerne l’idea che “normalmente”
abbiamo, creando negli osservatori un cortocircuito dato
dagli spostamenti del senso.
Sogni e visioni a occhi aperti, in cui gli oggetti Kartell, i
loro colori accesi, le mille sfumature e riflessi di
luce si sovrappongono ai paesaggi onirici del pittore belga,
in cui le trasparenze si fondono fino a diventare
parte stessa dell'opera, dando vita a inconsuete
metamorfosi, ambigue ed ironiche.
All'interno del Kartell Flag, oltre ai classici e ai best-seller,
saranno disponibili al pubblico una serie di nuovi
prodotti: Cindy, il tipico abat-jour anni 70 rivisitato per
forma e per colore, disponibile in un arcobaleno di
toni metallizzati, e Tatì, una lampada dalle linee squadrate
e dal vago mood Deco, entrambe nate dall'estro
creativo di Ferruccio Laviani; i coloratissimi vassoi Dune in
policarbonato traslucido, disegnati da Mario
Bellini; la nuova collezione autunno-inverno 2009 di
ballerine in materiale plastico Glue Cinderella,
disponibili anche nelle inedite versioni che abbinano l'oro e
l'argento.
Kartell surrealista: ceci n'est pas un meuble
View Article details
- Giulia Guzzini
- 22 ottobre 2009