Dominic Wilcox, l’inventore che trasforma l’ordinario in straordinario

Il designer britannico racconta i segreti dietro il suo progetto “Little Inventors” che, in tre anni, ha fatto più volte il giro del mondo e ha coinvolto migliaia di bambini.

Dominic Wilcox

Il primo laboratorio, nell’ottobre 2015 con 450 bambini di Sunderland, doveva essere l’unico. Il successo, invece, è stato immediato e virale e, tre anni dopo, i workshop “Little Inventors” del designer britannico Dominic Wilcox si sono diffusi in tutto il mondo. In pratica, gli aspiranti inventori (di età compresa tra i 4 e i 13 anni) sono invitati a disegnare le proprie idee. Alcune di queste, poi, sono realizzate da artigiani o maker. Tra le più popolari c’è il portafrutta con sensore che ti avvisa quando il contenuto sta per scadere e il monopattino famigliare (entrato a fare parte della collezione del V&A di Londra).

Ma come s’insegna a progettare ai bambini?I bambini hanno un approccio creativo naturale. La vera sfida è piuttosto incoraggiarli a comunicare le loro idee. E il primo passo quindi è creare un ambiente e un’atmosfera rilassati e sereni. Ogni volta, ci concentriamo su un tema, per esempio gli sprechi alimentari, e iniziamo presentando le informazioni. Non troppe, per non confondere. A questo punto, chiediamo ai bambini d’iniziare a discuterne in gruppi. È un passaggio fondamentale, perché parlare dei tuoi pensieri ti aiuta a pensare”.

In questo modo, i “piccoli inventori” di Wilcox hanno fatto più volte il giro del mondo. L’ultima occasione è stata la “Sharjah Children’s Biennial” dove 4.000 bambini di 14 Paesi hanno inviato le loro idee. Quarantaquattro di queste (in mostra fino al 20 marzo presso il Mughaider Children’s Centre) sono state trasformate in prototipi e modelli da designer, artigiani e artisti. C’è la bottiglia d’acqua che non si rovescia mai, grazie a una calamita sul fondo; la Love Heart Jacket che ti rende riconoscibile anche in mezzo a una tempesta; e il Fit Foot, che produce energia elettrica mentre cammini e, ancora, una sedia a sei gambe per evitare a chi si dondola di cadere.

Chiediamo ai bambini d’iniziare a discuterne in gruppi. È un passaggio fondamentale, perché parlare dei tuoi pensieri ti aiuta a pensare.

E se è vero che non esiste un’età ideale per cominciare e, da manuale, bisogna rispettare i tempi personali di ciascun bambino, è anche vero che sembra esserci un momento d’oro per la creatività. “Tra i 9 e gli 11 anni, c’è una piccola parentesi temporale che rappresenta il momento perfetto: i bambini hanno un buon equilibrio tra sufficiente conoscenza del mondo e immaginazione infantile”, spiega il poliedrico designer. “Io, per esempio, non mi sono reso conto di essere creativo fino ai 19 anni, quando a scuola, un insegnante ci ha sfidato a disegnare oggetti quotidiani con qualcosa di diverso, nuovo, che li rendesse più interessanti. Da allora è quello che ho sempre fatto. In parte, Little Inventors è ispirato a quel momento”. Trasformare l’ordinario in straordinario, guardare le cose che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni da un punto di vista inedito è quello che Wilcox insegna ai bambini. Una delle sfide è valorizzare le potenzialità del mondo analogico con i nativi digitali. “È più facile mettere i bambini davanti allo schermo e lasciarli guardare un video o giocare. La realtà, però, insegna che in questo modo è difficile trovare grandi idee. Personalmente, usare le mani – disegnando o costruendo un modello – mi aiuta a pensare, a migliorare l’idea iniziale del progetto. Un designer non smetterà mai di usare le mani”.

Non mi sono reso conto di essere creativo fino ai 19 anni, quando a scuola, un professore ci ha sfidato a disegnare oggetti quotidiani in modo diverso.

In gennaio, invece, Wilcox era in Canada per un progetto in collaborazione con la Canadian Space Agency (CSA) e il Natural Sciences and Engineering Research Council (NSERC) avviato nel 2017. In vista della missione dell’astronauta franco-canadese David Saint-Jacques, i piccoli inventori locali sono stati invitati a pensare come migliorare la vita sulla Stazione Spaziale Internazionale: 2.000 le proposte, 14 delle quali trasformate in realtà da maker locali. Vanno ad aggiungersi alla piattaforma online che ha già raccolto più di 7.000 invenzioni e all’edizione di un manuale pratico che incoraggia i bambini di tutto il mondo a diventare gli inventori del futuro. “La sfida”, spiega il designer e inventore – tra le altre cose di un paio di scarpe con GPS incorporato e di un’auto a guida autonoma che ti porta a casa mentre dormi – “è incoraggiare i ragazzi a pensare in modo creativo, ma anche ad avere sufficiente fiducia in se stessi per comunicare le proprie idee”.

Dominic Wilcox durante un workshop
Dominic Wilcox durante un workshop
Progetto:
Little Inventors
Dal:
2015
Fondatore:
Dominic Wilcox
Titolo evento:
Little Inventors, Inventions for Space! Powered by NSERC, in Collaboration with the CSA
In collaborazione con:
NSERC/CRSNG, Canadian Space Agency (CSA)
Titolo evento:
Sharjah Children Biennial, 6th Edition
Date di apertura:
ottobre 2018 – giugno 2019

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