Studio GGSV: Galerie Party

In occasione del 40° anniversario del Centre Pompidou, il duo parigino Studio GGSV, è stato invitato a immaginare un allestimento senza precedenti per la Galerie des enfants.

Gaëlle Gabillet & Stéphane Villard, Studio GGSV, Galerie Party, Centre Pompidou, Paris, 2017. Photo Michel Giesbrecht
“Galerie Party” è un viaggio immaginario nel cuore del Centre Pompidou, della sua architettura, delle sue opere d’arte e, infine, della sua storia. È un gioco in tre atti che si svolge in un giardino fantasmagorico dove sorge una strana casa blu con un pavimento psichedelico. Rispondendo all’invito del museo, Studio GGSV ha creato un teatro-parco giochi per due artisti che successivamente trasformano l’installazione e offrono nuove regole del gioco.
Tutto ha inizio con un giardino surreale dove i bambini sono invitati a festeggiare l’anniversario del Pompidou. Il pavimento è un grande parco giochi grafico, organizzato attorno a una scultura centrale che assomiglia a una torta di compleanno. Zone diverse suggeriscono interazioni tra 2D e 3D. In alcuni casi, scenari paesaggistici, in altri cornici grafiche, i pattern creano prospettive giocose. Flirtando con il trompe l’oeil, risvegliano la percezione.
Fig.1 Gaëlle Gabillet & Stéphane Villard, Studio GGSV, Galerie Party, Centre Pompidou, Parigi, 2017
Fig.1 Gaëlle Gabillet & Stéphane Villard, Studio GGSV, Galerie Party, Centre Pompidou, Parigi, 2017
In questo giardino sorge una strana casa., una grande struttura gonfiabile – il Galeroom – sboccia da un camino, come un cenno all’evento architettonico che il Centro Pompidou provocò nel 1977. I tubi blu che attraversano l'edificio sembrano essere stati deviati per fiorire in una gioiosa rotonda. Diventano il teatro di una collezione di oggetti inusuali. Si narra che questa casa sia stata costruita da due piccoli personaggi, Gellaé & Séphante, che da anni vivono tra le torsioni e gli snodi del Centro Pompidou. Questa casa è la loro officina e il loro laboratorio.

 

“Séphante, ho fatto un sogno incredibile! Entravo in una galleria d’arte e, nella parte inferiore del corridoio, vedevo una fontana di vernice. Mentre mi appoggivo al bacino, uscivano delle forme! Non appena pensavo a qualcosa, questa usciva dalla fontana. La fontana dava vita alle forme che erano dentro la mia testa! Una dopo l’altra!” Séphante trovò questo sogno meraviglioso. Decise così di costruire questa fontana per soddisfare Gellaé. Sul pavimento della Galeroom, una misteriosa fontana produce forme colorate che i due piccoli personaggi assemblano per creare il proprio mondo.

Le forme prodotte dalla fontana vengono visualizzate in giardino. I bambini sono invitati a usare questa divertente collezione per comporre tutti i totem, le navi, i mobili, le costruzioni, le macchine e le cose che la loro immaginazione può rivelare. Il principio è semplice: tutte le forme possono essere combinate e assemblate. Questo alfabeto formale trae ispirazione dalle arti visive, dalla natura, dall’architettura, dal design e dalla vita quotidiana. Le gamme di oggetti possibili sono figurative, funzionali e simboliche.

 

Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard, dello Studio GGSV, scrivono a proposito del loro progetto: “In risposta all’invito del Centro Pompidou di celebrare il quarantesimo anniversario, abbiamo avuto l’idea di una casa, accogliente e stravagante, metafora del Centro e della sua storia. Volevamo offrire ai bambini un ambiente totalmente immersivo da modificare e occupare con le proprie creazioni. Volevamo condividere con loro il piacere di comporre, di creare liberamente e gioiosamente. Ci siamo assicurati di dare alle cose una bella materialità. Come sfondo, una narrazione presenta due piccoli personaggi, Gellaé & Séphante, che hanno camminato per quarant’anni tra le mostre e le gallerie del museo. Osservando opere d’arte che non sempre capivano, hanno assorbito la libertà di distorcerne e approfondirne le forme, i colori e le texture per costruire il proprio mondo. Alcune forme fanno riferimento alle opere degli artisti della collezione del museo, come René Magritte, Ettore Sottsass, Sol LeWitt, Giuseppe Penone, Franz West, Karel Appel, Salvador Dali e Gaetano Pesce. Le opere d’arte diventano elementi-base di un set di costruzione. I bambini possono toccare, assemblare, scolpire e disegnare. Vivono il piacere di creare a una scala eccezionale. E che cosa c’è di più gioioso che giocare insieme con i giocattoli di chi ci invita?”


fino al 5 marzo 2018
Galerie Party
Mostra-laboratorio a cura di Gaëlle Gabillet & Stéphane Villard, Studio GGSV
Centre Pompidou, Parigi

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