Il tavolo Vidùn di Magistretti per De Padova, i portapillole in bois de rose di Hermès, le scatole di pero svizzero di Pomellato. E, ancora, gli arredi di Villar Perosa, di una villa disegnata da Wright in Connecticut, di due piani della Trump Tower a New York. A legare opere così diverse tra loro non è soltanto il materiale utilizzato (il legno). Sono piuttosto la maestria, il talento e il gusto di chi li ha realizzati: l’ebanista Pierluigi Ghianda.
Artigiano abilissimo, grande conoscitore di legni preziosi e rari, padrone delle tecniche per lavorarli e mantenerli intatti nei decenni, Ghianda ha lavorato con i maestri del design italiano: Gae Aulenti, Cini Boeri, i fratelli Castiglioni, Gianfranco Frattini, Vico Magistretti, Gio Ponti, Richard Sapper, Ettore Sottsass sono alcuni dei ‘fedelissimi’ che si affidavano al suo talento per fare dare forma ai propri disegni. “Quello che fa Ghianda è un gioiello. Lui non è un falegname, è un artista!”, dice di lui Maddalena De Padova.
Al suo lavoro è dedicato un volume curato da Luca Bergo e Patrizia Peracchio, con le fotografie di Giancarlo Pradelli (5 Continents Editions) che sarà presentato il 26 ottobre nello showroom milanese di De Padova e che ci guida alla scoperta della bottega di uno dei più grandi artigiani contemporanei. E.S.
26.10.2006, h. 18
Pierluigi Ghianda
Showroom De Padova
corso Venezia 14, Milano
L’artista del legno
Il tavolo Vidùn di Magistretti per De Padova, i portapillole in bois de rose di Hermès, le scatole di pero svizzero di Pomellato. E, ancora, gli arredi di una villa di Wright in Connecticut o di due piani della Trump Tower a New York. A legare opere così diverse tra loro sono la maestria, il talento e il gusto di chi li ha realizzati: l’ebanista Pierluigi Ghianda.
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- 26 ottobre 2006