È paragonabile alla vittoria di Davide contro Golia la battaglia vinta dall’azienda tedesca Niels Holger Moormann contro il colosso Ikea, conclusasi il 26 aprile scorso dopo due anni e mezzo di lotte in tribunale. Non stiamo esagerando. Basta ricordare quanto è accaduto al noto marchio di design Authentics lo scorso ottobre: Hans Maier-Aichen ha dovuto presentare richiesta di bancarotta per Artipresent - l’azienda che commercializzava i prodotti Authentics - a causa delle enormi spese legali sostenute in America per difendere il copyright di alcuni suoi prodotti. Il marchio è sopravvissuto (distribuito da Flot Otto), mentre la struttura aziendale è stata pesantemente ridimensionata.
Il problema della tutela del marchio assilla da tanto, troppo tempo, le aziende produttrici di mobili di design, vessate ormai dagli stessi problemi del mondo della moda. Anche a causa di una cattiva tutela da parte di una legislazione poco accorta che presenta due fondamentali difetti: accetta modifiche minime e marginali al prodotto originale come motivo sufficiente per stabilire l’originalità del nuovo prodotto; limita il riconoscimento della copia al solo Paese il cui Tribunale lo ha personalmente verificato, costringendo le aziende plagiate a presentare lo stesso ricorso presso i tribunali di ogni singolo Paese nel quale il prodotto in questione viene distribuito.
Mooormann sconfigge Ikea nella battaglia contro il plagio
View Article details
- 11 giugno 2001