Enel proroga al 30 agosto 2025 la data per partecipare al contest internazionale “WinDesign”. Un’opportunità unica per immaginare il nuovo design delle turbine eoliche.
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È paragonabile alla vittoria di Davide contro Golia la battaglia vinta dall’azienda tedesca Niels Holger Moormann contro il colosso Ikea, conclusasi il 26 aprile scorso dopo due anni e mezzo di lotte in tribunale. Non stiamo esagerando. Basta ricordare quanto è accaduto al noto marchio di design Authentics lo scorso ottobre: Hans Maier-Aichen ha dovuto presentare richiesta di bancarotta per Artipresent - l’azienda che commercializzava i prodotti Authentics - a causa delle enormi spese legali sostenute in America per difendere il copyright di alcuni suoi prodotti. Il marchio è sopravvissuto (distribuito da Flot Otto), mentre la struttura aziendale è stata pesantemente ridimensionata.
Il problema della tutela del marchio assilla da tanto, troppo tempo, le aziende produttrici di mobili di design, vessate ormai dagli stessi problemi del mondo della moda. Anche a causa di una cattiva tutela da parte di una legislazione poco accorta che presenta due fondamentali difetti: accetta modifiche minime e marginali al prodotto originale come motivo sufficiente per stabilire l’originalità del nuovo prodotto; limita il riconoscimento della copia al solo Paese il cui Tribunale lo ha personalmente verificato, costringendo le aziende plagiate a presentare lo stesso ricorso presso i tribunali di ogni singolo Paese nel quale il prodotto in questione viene distribuito.
Il cavalletto originale Taurus, disegnato da Jörg Sturm e Susanne Wartzeck nel 1993 per Moormann
Niels Holger Moormann (Davide) di fronte alla sede della sua azieda a Aschau
Originale Siemens e copia Lauder a confronto, primo premio Plagiarius 2001
L’imitazione prodotta da Ikea e ora bandita dal mercato tedesco
Originale Coronet contro copia Yinshan Manufacturing Brushes, Distinctions Plagiarius 2001