Guatemala, una Biennale per riprendersi la libertà

Anni di violenza, sfruttamento e marginalizzazione hanno portato la popolazione guatemalteca a sentirsi intrappolata in un eterno presente di oppressione. Riappropriarsi della narrazione artistica è un passo importante per uscirne.

La Biennale d'Arte Paiz, organizzata dalla Fundacion Paiz e fondata nel 1978, è la seconda più antica del Sudamerica, dopo Sao Paulo. Pasts. Eternal. Futures è il titolo della 22esima edizione, svoltasi in sette sedi tra Città del Guatemala e Antigua. I lavori di 40 artisti guatemaltechi e internazionali affrontano le problematiche economiche, sociali e politiche che fanno del Paese il paradigma del sud globale. 

Ayrson Heráclito, Barrueco colar, 2005  Fotografía impresa con pigmentos minerales sobre Canson Rag Photographique 106 x 160 cm  Foto: Ayrson Heráclito Cortesía: Colección Portas Vilaseca Galeria

Un immobilismo da cui si ha la sensazione che non esista via d’uscita e contro il quale forma di resistenza importante è il riappropriarsi di una narrazione in prima persona. Un obiettivo che la Biennale d'Arte Paiz ha perseguito nella mostra centrale tramite le tre linee tematiche: Pasts. Eternal. Futures, che ingloba processi artistici inerenti a eventi, storie e microstorie sull’identità del Sud globale; Universes of Matter, dedicato alle pratiche artistiche che si concentrano sulla natura ancestrale della materia come modo di vedere e interpretare il mondo, un approccio dell’arte indigena caratterizzato da una linea sottile tra esoterismo e spiritualità; infine, Perverse Geography / Cursed Geographies, esplora le forme di discriminazione basate sulle risorse naturali e umane, problematica a oggi molto diffusa nel Guatemala e nel Sud Globale in generale. In questa sezione è stato quindi indagato il lavoro degli artisti che trattano le conseguenze sociali e culturali delle trasformazioni e delle disuguaglianze dovute ai processi di colonizzazione. 

Uno sfruttamento che nel tempo ha trasformato il Guatemala in uno dei dieci paesi più iniqui al mondo, con una povertà che colpisce quasi il 61,6% della popolazione, rendendolo inoltre segnato da razzismo e emarginazione della comunità indigena. Alla mostra si sono affiancati i due progetti speciali di Aníbal López (la più grande retrospettiva organizzata sull'artista guatemalteco, morto nel 2014) ospitata al Centro de Formación de la Cooperación Española a La Antigua Guatemala e di Paz Errázuriz al Centro Cultural de España di Città del Guatemala: le due figure chiave della scena artistica contemporanea in America Latina, hanno aperto un nucleo di riflessioni sul senso di "strada senza uscita" e ineluttabilità storica a cui allude il titolo della manifestazione Lost. In Between. Together, il tentativo di spezzare le catene di questo eterno presente. 

Evento:
22 Bienal de Arte Paiz
Date:
Dal 6 maggio al 6 giugno 2021
Dove:
Ciudad de Guatemala e Antigua Guatemala
A cura di:
Alexia Tala e Gabriel Rodríguez
Sito:
22bienal.fundacionpaiz.org

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