Dresda. Slavs & Tartars sull’ambiguità del linguaggio

Il collettivo di artisti fonde cultura contemporanea e identità locali, tutte disseminate fra l’ex muro di Berlino e la muraglia cinese.

Ospitata dall’Albertinum e curata da Kathleen Reihardt, “Made in Dschermany” è una mostra comprensiva e un ricco programma di eventi che vanno a costituire la più grande esposizione sul lavoro del collettivo di artisti mai tenuta in Germania. Slavs & Tartars, formatosi da un club del libro a Berlino nel 2006, si definisce come “una fazione di polemiche e intimità dedicate ad un’area ad est dell’ex muro di Berlino e ad ovest della Grande Muraglia cinese, conosciuta come Eurasia”.

Fig.1 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.2 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.3 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.4 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.5 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.6 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.7 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.8 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018
Fig.9 “Slavs & Tartars. Made in Dschermany” exhibition view, Albertinum, Kunsthalle Lipsiusbau, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, Germania, 2018

Il collettivo vede il linguaggio come espressione delle ambigue identità culturali che definiscono le nostre soggettività: per dirla con le parole di Saussure, il linguaggio costituisce “la prima istituzione”. Non in modo casuale, il nome della mostra ruota intorno alle quattro lettere “dsch”. In un momento in cui la Germania - e l’Europa più in generale - si trova di fronte a problemi di identità e cultura, Slavs & Tartars interpretano il complesso rapporto della Germania con l'Islam attraverso la mostra, le performance-lecture e il libro “Wripped Scripped”. La mostra è una costellazione di installazioni di grande formato, opere sonore, sculture e video che provocano cortocircuiti e scontri tra cultura contemporanea e diverse identità, religioni e insegnamenti filosofici. Le sedi in cui si terranno la mostra e gli eventi collaterali includono il Lipsiusbau, l’Albertinum SKD, il Porzellansammlung e il Mathematisch-Physikalischer Salon.

  • Slavs & Tatars. Made in Dschermany
  • Kathleen Reihardt
  • Staatliche Kunstsammlungen Dresden
  • Kunsthalle im Lipsiusbau, Georg-Treu-Platz 1, Dresda