Voyage d’hiver: camminare attraverso l’arte a Versailles

Curata dal Palais de Tokyo, la decima edizione della collettiva “Voyage d’hiver” è una poetica passeggiata tra i giardini della reggia di Versailles, dove le opere di 17 artisti contemporanei dialogano con quelle volute dal Re Sole.

Tomás Saraceno ha allestito nei giardini della reggia di Versailles un immenso cloudscape, composto da sculture appoggiate a terra e galleggianti, progettato per attirare l'attenzione del pubblico verso il cielo. L'opera nel suo complesso è, più che altro, un ponte verso le nuvole e al tempo stesso un collegamento – terreno – con le questioni più urgenti del nuovo materialismo, dell’ecologia e dell’interconnessione globale. Sperimentare questo complesso sistema invita il pubblico a considerare come possiamo ristabilire i nostri rapporti con i cicli e ritmi naturali della Terra e della sua atmosfera.

Fig.1 Cloud Cities: du sol au soleil di Tomás Saraceno, vista della mostra “Winter Journey”, Jardins de Versailles. Photo © Andrea Rossetti, 2017
Fig.2 Cloud Cities: du sol au soleil di Tomás Saraceno, vista della mostra “Winter Journey”, Jardins de Versailles. Photo © Andrea Rossetti, 2017
Fig.3 Cloud Cities: du sol au soleil di Tomás Saraceno, vista della mostra “Winter Journey”, Jardins de Versailles. Photo © Andrea Rossetti, 2017
Fig.4 Cloud Cities: du sol au soleil di Tomás Saraceno, vista della mostra “Winter Journey”, Jardins de Versailles. Photo © Andrea Rossetti, 2017
Fig.5 Cloud Cities: du sol au soleil di Tomás Saraceno, vista della mostra “Winter Journey”, Jardins de Versailles. Photo © Andrea Rossetti, 2017
Fig.6 Cloud Cities: du sol au soleil di Tomás Saraceno, vista della mostra “Winter Journey”, Jardins de Versailles. Photo © Andrea Rossetti, 2017

Saraceno è uno degli artisti invitati a partecipare a questa decima edizione della mostra “Voyage d’hiver”, che negli anni ha invitato numerosi artisti contemporanei a dialogare con la luce magica e cangiante di Versailles. Quest’anno, “Voyage d’hiver” è curata dal Palais de Tokyo, che propone una passeggiata poetica tra i giardini che dall’autunno volgeranno in  breve verso l’inverno. In quello che è uno dei più grandi musei della scultura all’aria aperta del mondo, 17 artisti contemporanei hanno posizionato le proprie opere a fianco di quelle originariamente commissionate da Luigi XIV. Questi artisti, con i curatori, hanno progettato una scenografia che accompagna i visitatori attraverso i boschetti e i curiosi saloni verdi all’aperto. Scultura, installazioni sonore, pittura, drappo, giochi di riflessi e ossidazione sono solo alcune delle tecniche impiegate che promettono di trasformare una passeggiata in un’esperienza personale, percependo le trasformazioni della natura.

Ugo Rondinone, the sun, 2017. Courtesy of the artist, kamel mennour (Paris/London), Barbara Gladstone Gallery (New York/Brussels)
Dominique Petigand, Tout est bouleversé, 2017. Courtesy of the artist and gb agency (Paris)
Mark Manders, Dry Clay Head, 2015-2017. Courtesy of the artist, Zeno X Gallery (Anvers), Tanya Bonakdar (New York)
Cameron Jamie, 9 sculptures de la série Spine Station, (CJ036), 2010. Courtesy of the artist, Barbara Gladstone Gallery (New York/Brussels), Galerie Jean Bernier/Marina Eliades (Athens, Brussels)
Anita Molinero, Floraisons pour Nollopa, 2017. Courtesy of the artist and Galerie Thomas Bernard – Cortex Athletico (Paris) © ADAGP, Paris 2017
Anita Molinero, Floraisons pour Nollopa, 2017. Courtesy of the artist and Galerie Thomas Bernard – Cortex Athletico (Paris) © ADAGP, Paris 2017
Jean-Marie Appriou, Hiver, Automne, Printemps, Eté, 2017. Courtesy of the artist, Galerie Jan Kaps (Cologne), CLEARING (New York/Brussels)
David Altmejd, L'œil, 2017. Courtesy of the artist and Galerie Xavier Hufkens (Brussels)
John Giorno, We gave a party for the gods and the gods all came, 2017
Sheila Hicks, Proserpine en Chrysalide, 2017. Courtesy of the artist, Galerie Frank Elbaz (Paris), Alison Jacques Gallery (London), Galleria Massino Minini (Brescia), Sikkema Jenkins (New York) © ADAGP, Paris 2017
Louise Sartor, C'est estre fou que n'aimer rien, 2017. Courtesy of the artist and Galerie Crèvecoeur (Paris)
Louise Sartor, C'est estre fou que n'aimer rien, 2017. Courtesy of the artist and Galerie Crèvecoeur (Paris)
Louise Sartor, C'est estre fou que n'aimer rien, 2017. Courtesy of the artist and Galerie Crèvecoeur (Paris)
Rick Owens, Untitled, 2017. Courtesy of Rick Owens 
Oliver Beer, ACCORD / TACET, 2017. Courtesy of the artist and Galerie Thaddaeus Ropac (Paris, Salzbourg, London)
Stéphane Thidet, Bruit Blanc, 2017. Courtesy of Aline Vidal (Paris) and Galerie Laurence Bernard (Geneva)
Stéphane Thidet, Bruit Blanc, 2017. Courtesy of Aline Vidal (Paris) and Galerie Laurence Bernard (Geneva)
Marguerite Humeau, Riddles (Sphinx Otto Protecting Earth from Humankind), 2017. Courtesy of the artist and CLEARING (New York / Brussels)
Hicham Berrada, Matrice minérale, 2017. Courtesy of the artist and kamel mennour (Paris/London) © ADAGP, Paris 2017
Jean-Marie Appriou, Hiver, Automne, Printemps, Eté, 2017. Courtesy of the artist, Galerie Jan Kaps (Cologne), CLEARING (New York/Brussels)

Ugo Rondinone ha inserito una grande ruota solare tra i due gruppi di boschetti, di fronte allo specchio d’acqua del Canal Grande. Come se fosse trainata dal carro di Apollo, questa scultura in bronzo composta da rami intrecciati evoca sia la corona solare sia il suo effetto sulla natura, incarnando così il tema della mostra. È anche il collegamento tra le due estremità: il versante nord, dove la sfinge di Marguerite Humeau si trova nel Grotto dell’Arco Triumphale; e la parte meridionale, con una mise-en-scène creata da Stéphane Thidet nella sala da ballo. Tra questi due opposti si trovano le opere di artisti noti o emergenti; provenienti da diversi Paesi, generi e generazioni. Cosa li lega? Tutti  hanno avuto una connessione a un frammento della storia del Palais de Tokyo di Parigi, curatore della collettiva.

  • Voyage d’hiver
  • 22 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018
  • Château de Versailles
  • Marguerite Humeau; David Altmejd; John Giorno; Dominique Petitgand; Mark Manders Jean-Marie Appriou; Cameron Jamie; Hicham Berrada; Ugo Rondinone; Sheila Hicks; Tomás Saraceno; Anita Molinero; Oliver Beer; Louise Sartor; Rick Owens; Stéphane Thidet; Cécile Minard